In ayurveda le spezie rivestono un ruolo fondamentale : vanno usate principalmente per stimolare il fuoco digestivo ed equilibrare i dosha .
Ogni singola spezia ha quindi una sfera d’azione privilegiata sulla funzione digestiva e delle modalità di azioni specifiche a seconda delle sue caratteristiche.
Le ricette ayurvediche sono impreziosite dagli aromi di alcune fondamentali spezie che oltre che a regalare quel pizzico di sapore in più, rappresentano un modo naturale ed efficace per prevenire e curare vari disturbi.
Tra le più usate in ayurveda troviamo : lo zenzero, il cumino, la cannella, il cardamomo e la curcuma.
ZENZERO: è una radice prodotta soprattutto in India e Cina. Per la medicina cinese ed ayurvedica è considerata una spezia “calda “: aiuta infatti ad abbassare la temperatura corporea , riaccende il fuoco digestivo e la vitalità. E’ un ottimo sistema per prevenire l’accumulo di ama (tossine ) dovuto a digestione insufficiente. Serve innanzitutto per equilibrare vata , ma risulta anche utile per pitta e kapha.
CUMINO: originario del Nord Africa,cresce anche in Oriente. In Egitto ancora oggi viene denominata”olio di Cleopatra” la sostanza estratta dai semi che possiede notevoli effetti curativi. Infatti il cumino nero contiene principi attivi che stimolano la produzione di interferone, proteina che regola la risposta immunitaria dell’organismo. E’ricco inoltre di ferro, calcio, magnesio, potassio e selenio. Contiene preziosi grassi acidi essenziali insaturi, come l’acido linoleico.E’ insomma una vera miniera di salute per il nostro organismo, ed è per questo che è ritenuto indispensabile nella medicina cinese e ayurvedica per stimolare il sistema immunitario.
CANNELLA: viene definita spezia calda , che stimola la sudorazione.Ha un’azione antinfiammatoria, e riequilibra l’organismo curando le stasi circolatorie. Uno studio recente pubblicato su “Diabetes Care” sostiene che mezzo cucchiaino di cannella al giorno può ridurre la quantità di zucchero nel sangue per chi soffre di diabete.
CARDAMOMO: prodotto in India , ma soprattutto nello Sri Lanka . I semi di questa preziosa pianta che si trovano custoditi in baccelli sono ricchissimi di olii essenziali, mucillagini e amidi che conferiscono alla spezia proprietà antigonfiore, diuretiche e antibatteriche. E’ indicata soprattutto per chi ha problemi gastrici ed intestinali. I suoi effetti non si limitano però soltanto all’apparato digerente; secondo la cultura ayurvedica stimola l’energia pitta, riducendo kapha e vata , stimola non solo il fuoco digestivo ma attiva anche il fuoco sessuale. Le sue proprietà afrodisiache sono anche citate ne “Le mille e una notte” e molti popoli antichi lo usavano anche come ingrediente di profumi afrodisiaci. Per mantenere le sue proprietà inalterate è consigliabile comprarlo in baccelli ed estrarre i semi quando servono.
CURCUMA:originaria dell’Asia tropicale e dell’Australia. E’ stata oggetto di recenti studi per le sue notevoli proprietà curative che confermano il ruolo importante nella prevenzione dei tumori alla prostata . Grazie alla forte concentrazione di sostanze antiossidanti risulta eccellente nel contrastare i disordini neurodegenerativi quali l’Alzheimer. Contiene sostanze antinfiammatorie, purifica il sangue e protegge il fegato. Grazie a tutte queste qualità è definita la spezia che mantiene giovani.