Le spezie non servono soltanto ad aromatizzare i cibi per renderli più gustosi: ora alcuni studi confermano quello che in Oriente sanno ormai da secoli. Le spezie sono utili a guarire alcuni disturbi fisici. E’ quello che sostiene nel suo libro “Spezie, un pizzico di salute” (edizioni Tecniche nuove) Luciano Zambotti, medico esperto in ayurveda.
La medicina indiana e l’ayurveda (che in sanscrito significa “scienza della vita”) lo sostengono da secoli: le spezie sono un toccasana per il benessere dell’organismo. Purtroppo in Occidente non sono molto conosciute, o per lo più si tende ad utilizzare in cucina per dare sapore ai cibi, trascurando invece il loro effetto terapeutico. Facciamo qualche esempio concreto, prendendo spunto dal libro scritto da Luciano Zambotti, in vendita nelle librerie e on-line.
Per prevenire il diabete e riportare i livelli della glicemia alla normalità provate la cannella. Questa spezia contiene il polifenolo MHCP, una sostanza che svolge la stessa funzione dell’insulina, cioè tiene bassa la glicemia. La cannella può essere utilizzata al posto dello zucchero sulle torte, nella macedonia e con lo yogurt.
La curcuma invece è utile per disintossicare il fegato, evitando le conseguenze di alcune infiammazioni che possono colpire tale organo, come le epatiti. Tale spezia può anche aiutare l’espulsione di eventuali calcoli.
I chiodi di garofano sono ottimi per alleviare il mal di denti: un chiodo di garofano infilato nel dente affetto da carie allevia il dolore e svolge un’azione disinfettante. I chiodi di garofano possono benissimo sostituire gli analgesici per combattere il mal di denti. Se masticati, i chiodi di garofano profumano l’alito più e meglio di un collutorio.
Lo zenzero va benissimo per combattere la nausea, ma anche i dolori articolari ed i reumatismi. Questa spezia, dal sapore molto particolare, favorisce la circolazione del sangue. Basta preparare un impacco con due cucchiai di polvere di zenzero sciolti in 30 cc di acqua calda.