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Caratteristiche e come praticare le Asana

Caratteristiche e come praticare le Asana

Secondo il saggio Patanjali, l’autore del classico “Aforismi dello Yoga”, le asana sono uno dei membri dello Yoga, assieme a yama, niyama, pranayama, pratyahara, dharana, dhyana e samadhi.

Questi otto membri del sistema di Yoga, o autorealizzazione nell’Unità Originaria codificati dal grande saggio, possono essere tradotti come: precetti negativi, precetti positivi, posture, controllo del respiro, raccoglimento, attenzione, meditazione ed estasi (o beatitudine innata).

Gli Yoga Sutra di Patanjali vengono annoverati tra i classici dello Yoga, e sono tenuti in altissima considerazione da tutti coloro che si interessano all’antica Via dello Yoga, indipendentemente dal “tipo” di Yoga praticato.
LE ASANA SONO LE FONDAMENTA DI MOLTI SISTEMI DI YOGA

Tornando a considerare gli Yoga sutra, se non consideriamo i primi due membri, in quanto prescrizioni e divieti di ordine etico e morale che possono anche variare a seconda dei tempi e delle civiltà, vediamo che il primo passo yogico pratico sono le asana; perché proprio le asana?

Perché il corpo è la nostra realtà più accessibile, più a portata di mano, perciò è più facile lavorare sul controllo del corpo. Non solo, il corpo è lo strumento nel quale convogliano tutte le differenti forme di energie: eteriche, astrali (delle emozioni) e mentali; perciò attraverso l’autodisciplina del corpo, si arriva di conseguenza a disciplinare le emozioni, gli appetiti, le agitazioni, le ansie, le paure e i pensieri che sorgono da una parte più profonda di noi stessi.

Questa parte più “sottile” di noi stessi non è facilmente accessibile, quindi è difficile lavorarci per riequilibrare i nostri stati di coscienza al fine di raggiungere un modo armonico di affrontare la vita, privo di tensioni e conflitti.

E’ senz’altro molto più difficile lavorare sui pensieri o sulle emozioni, perché sono più “volatili” e veloci, meno facili da afferrare, da studiare e da correggere. Il corpo, invece, lo si può gestire più facilmente e, tramite esso, equilibrare degli scompensi (in eccesso o difetto) di ordine energetico, psicologico ed emotivo.
L’interdipendenza del corpo, delle emozioni e dei pensieri fa sì che, riportando armonia nel corpo si produca, di conseguenza, un effetto positivo anche sul corpo astrale e quello mentale.
CARATTERISTICHE DELLE ASANA

Secondo l’autore della “Hatha Yoga pradipika – La lucerna dell’Hatha Yoga”, vi sono sessantaquattro posizioni importanti. Tra queste, quattro sono considerate “posizioni regine”: Siddhasana, Padmasana, Simhasana e bhadrasana, e tra tutte Siddhasana è la suprema, da cui il suo nome “la posizione perfetta o dei Perfetti”.
Sempre in questo antico testo è detto che le asana rendono il corpo stabile, sano e le membra leggere.
COME PRATICARE LE ASANA?

Secondo Patanjali la postura dev’essere stabile e agevole; cosa che può essere ottenuta col rilassamento dello sforzo e con l’immedesimazione con l’Infinito.
Alcuni punti fondamentali da tenere presente quando si è in una qualsiasi postura sono: immobilità, durata, consapevole presenza, attenzione al respiro, giusto equilibrio tra rilassamento e tensione.

La pratica dello Yoga è meravigliosa e ha moltissimo da offrire all’uomo e la donna moderni e, senz’altro, la pratica delle asana sono alla base del percorso yogico. Ma, anche a livelli più elevati  di pratica, le asana restano il punto fermo su cui lavorare.  Anche una sola asana, Siddhasana, praticata quotidianamente apporta benefici immensi; come afferma la Lucerna dello Hatha Yoga, grazie alla sua pratica costante si liberano i settantaduemila canali energetici, si purifica il corpo da ogni impurità e si consegue il Sommo Risveglio.

 

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