In ayurveda una dieta corretta non si basa sulla distribuzione di grassi, carboidrati e proteine, né si occupa di calorie, vitamine e sali minerali. Perchè?
Il punto di vista ayurvedico riguardo la nutrizione è piuttosto diverso da quello occidentale. Il concetto di alimentazione come noi lo intendiamo è il prodotto di analisi di laboratorio, mentre in ayurveda proviene direttamente dalla natura .
Esamineremo in che modo.Uno dei concetti base in ayurveda è quello dei tridosha: VATA, PITTA, KAPHA.
Conoscere la costituzione individuale di ogni singolo individuo in base alla predominanza dei dosha è di fondamentale importanza, perché permette di individuare le giuste scelte anche in campo alimentare. Il cibo è composto dai 5 elementi, ha una propria energia, che è diversa per ognuno e ne determina il sapore.
L’Ayurveda classifica sei sapori differenti in base agli elementi che li compongono. Essi sono chiamati RASA e sono:
DOLCE: terra e acqua
ACIDO: acqua e fuoco
SALATO: terra e fuoco
PICCANTE: aria e fuoco
AMARO: aria e etere
ASTRINGENTE: aria e terra
Non è necessario portarsi dietro un elenco che ci ricordi quale cibo pacificherà o aggraverà i vari dosha.
Sulla base delle loro caratteristiche possiamo selezionare gli alimenti che compensano le tendenze costituzionali a creare un eccesso o un deficit dei dosha.
Per esempio, poiché VATA è composto di aria ed etere si presenta come secco, ruvido, leggero, freddo e di conseguenza i cibi con queste caratteristiche lo aggraveranno.
Esso andrà invece bilanciato con cibi caldi, umidi, oleosi, pesanti quali quelli dolci, acidi, salati ( ghi, latticini, banane, orzo, grano, riso, mais).
Le qualità calde, piccanti, oleose e leggere di PITTA, composto di fuoco possono essere bilanciate da cibi con qualità opposte fredde, secche e pesanti di natura dolce, amare, astringenti (latte, frutta, riso e orzo).
Un eccesso di KAPHA , che è di natura fredda, pesante, liquida e statica , in quanto composto di terra, può essere bilanciato da cibi caldi, leggeri, che hanno sapore amaro, piccante ed astringente (cereali soffiati o leggeri come segale, miglio cous cous e quinoia )
Il principio di base è :l’affine parla all’affine. Se vogliamo riequilibrare un dosha dobbiamo evitare i cibi che hanno le stesse qualità. Inoltre una dieta bilanciata deve contenere tutti i sei rasa in ogni pasto. Seguendo questi elementari principi naturali ci poniamo in sintonia con la nostra natura e sicuramente evitiamo l’insorgenza di malattie.