Il “junk food” può creare dipendenza, inquinando la mente ed il corpo di chi lo consuma abitualmente. Il cibo spazzatura può provocare un effetto simile a quello delle droghe, poiché attiva un meccanismo che lo rende assolutamente gustoso e irresistibile. Questo è quanto emerge da una ricerca scientifica americana, di recente pubblicata sulla rivista “Nature Neuroscience”. Ma quali sono gli alimenti che più pericolosi “a rischio dipendenza”?
Chi di noi non ha mai provato un insostenibile goduria nel gustare una porzione di patatine fritte ben calde, o dei pasticcini ripieni alla crema, magari per ricompensarci di un torto subito o di una pena d’amore? A quanto pare, dosi eccessive di questi alimenti possono provocare un meccanismo di dipendenza, stimolando il nostro organismo a consumarne sempre di più.
Attraverso questi cibi grassi e calorici si crea una reazione chimica nel cervello, e vengono stimolate le stesse aree che si attivano quando vengono consumate le sostanze stupefacenti. Inoltre questi cibi introducono nell’organismo alcune sostanze euforizzanti, come la dopamina, che innescano un meccanismo di gratificazione e piacere che spinge a consumarli ancora e poi ancora.
Avere voglia di dolci o, al contrario essere attratti irresistibilmente da patatine e cibi molto salati, può dipendere da motivazioni psicologiche, ma anche fisiologiche e chimiche. A rischio dipendenza da “junk food” ci sono anche i bambini, che non dovrebbero mai frequentare un Mc Donald’s e abituarsi a questi sapori per poi diventarne schiavi.
Mangiare spesso al fast food può provocare, a lungo andare, una serie di problemi fisici, tra cui anche l’obesità. Riscopriamo quindi i sapori di una cucina semplice per stare bene: poco zucchero, poco sale, cotture con pochi grassi, liberandoci dalle tentazioni che danneggiano il corpo e, a quanto pare, anche la mente.