Le barrette energetiche non sono utilizzate soltanto dagli sportivi. Il sapore gradevole e la praticità delle confezioni le rendono adatte per chi viaggia, per chi fa lo spuntino al lavoro, per chi “ci tiene alla linea”. Ma sappiamo davvero cosa contengono, e se rappresentano la giusta alternativa ad un bel frutto di stagione o ad un succo d’arancia?
Le barrette sono “figlie” del nostro tempo: facili e veloci da consumare ovunque, per molti sostituiscono lo spuntino pomeridiano, per altri addirittura la colazione o il pranzo. Molte donne, poi, optano per quelle ipocaloriche per rimettersi in linea in vista dell’estate.
Proprio perché questo alimento si sta diffondendo parecchio in tutte le fasce d’età, abbiamo deciso di conoscerlo un po’ meglio, partendo proprio dagli ingredienti. Innanzitutto, è bene sapere che l’aggettivo “energetico”, secondo i nutrizionisti, non sta a significare che un alimento fornisce energia per sostenere l’organismo durante uno sforzo fisico, bensì che tale alimento è calorico. Questo vale anche per le barrette che si suole definire “energetiche”.
Gli ingredienti principali delle barrette sono infatti i carboidrati, ovvero gli zuccheri. A seconda della tipologia, una singola barretta può arrivare a contenere anche 140 calorie. Esistono barrette per tutti i gusti: con il cioccolato, l’uvetta, i datteri, il cocco, l’arancia. Per capire da cosa è composto un prodotto, è bene leggere attentamente l’etichetta che si trova sulla confezione. Sarà questa a “svelarci” eventuali segreti.
Di sicuro nella lista degli ingredienti di una barretta si trovano i cereali, spesso anche quelli integrali; può esserci anche l’avena ed il miele. Gli zuccheri possono anche essere sostituiti da altri prodotti, quali la frutta secca o l’uvetta (e questo sarebbe meglio!). Ma le barrette contengono anche grassi, ovvero oli estratti con procedimenti chimici. E’ facile trovare l’olio o il grasso di palma: entrambi sono grassi nocivi per le funzioni organiche.
Le barrette energetiche a base di carboidrati e zuccheri raffinati possono provocare un innalzamento improvviso della glicemia, con un calo altrettanto rapido della stessa. La conseguenza è che si ha una sensazione continua di fame anche dopo averle mangiate.
Sono preferibili le barrette a base di cereali integrali (in particolare avena) che hanno la caratteristica di rilasciare gradualmente l’energia. Se proprio non si vuole fare a meno di questo alimento, allora meglio optare per le barrette bio. Ma il mio consiglio resta sempre quello di un buon frutto di stagione da consumare preferibilmente a contatto con la natura, e non dietro la scrivania di un ufficio. Voi che ne pensate?