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Tai-chi: una perla del taoismo

Da qualche decennio stiamo assistendo, da parte dell’Occidente, ad un crescente interesse per le discipline di matrice Orientale, il Tai chi chuan è una di queste. Ma con quale spirito l’uomo e la donna occidentale avvicinano una Via così antica? Cosa si aspettano? Salute? Serenità? Equilibrio? Il Tai Chi dona sicuramente tutto questo, ma può offrire di più, molto di più. Tutto dipende dalla nostra richiesta, dalla domanda iniziale; se noi inseguiamo solo la salute, nel praticare il Tai Chi, forse avremo perso una favorevole occasione di conoscere più in profondità noi stessi e il mondo che ci circonda.

Il Tai Chi Chuan è una delle perle del Taoismo, una antica Via cinese. Per Via non si intende una strada di una città, e neanche di campagna; questo termine è la traduzione letterale della parola Tao. Tao è la Via evolutiva che seguono l’Universo e le creature in esso contenute.
Lao-tzu, un grande saggio cinese contemporaneo di Buddha e Socrate, nel Tao Te Ching parla del Tao in questi termini: “La natura del Tao è senza forma e indifferenziata…eppure contiene tutte le immagini; è inafferrabile e senza forma eppure contiene le cose; è oscura e indifferenziata eppure contiene l’Essenza della Vita. L’Essenza della vita è assolutamente reale, è la misura della Verità di tutte le cose”.

Complicato?

Per chi segue la “Via” da molti anni è di una semplicità sconcertante. Il problema nasce quando la si vuole comunicare agli altri con le parole perché, le parole, sono solo simboli. In pratica, Lao-tzu, sta dicendo che tutto procede dal sottile al denso; da ciò che è invisibile viene ad essere ciò che è visibile. A questo riguardo può essere di grande aiuto studiare un po’ di fisica contemporanea: dalla struttura dell’atomo fino alle micro-particelle.

I fisici, ormai da molti anni sanno che l’atomo è, per la stragrande maggioranza, un vuoto. Facendo una proporzione tra il vuoto dell’atomo e quello del pianeta Terra, se si togliesse il vuoto contenuto nella Terra, essa assumerebbe la grandezza di una mela. L’illusione del pieno è dovuto all’enorme velocità delle particelle. Se al buio facciamo roteare una torcia, avremo l’impressione di vedere un cerchio di luce; l’impressione della solidità delle cose è dovuta ad un fenomeno simile: l’elevata velocità degli elettroni genera una solidità apparente dell’atomo.
Ma, i fisici, sanno anche che la natura aborre il vuoto; quindi sarebbe opportuno indagare più attentamente la natura del vuoto. Cos’è veramente ciò che i nostri sensi percepiscono come vuoto? Il vuoto non esiste! Semplicemente i nostri sensi non sono in grado di cogliere cosa c’è effettivamente in quello spazio che chiamiamo vuoto, perchè essi sono tarati in un certo modo. I sensi  hanno dei limiti, ma ciò non significa che oltre i limiti della nostra percezione non vi sia nulla. Ad esempio, sappiamo tutti dell’esistenza degli ultrasuoni e degli infrasuoni; questi suoni esistono, siamo noi che non li cogliamo. Lo stesso vale per i raggi infrarossi ed ultravioletti; questi raggi di luce esistono, semplicemente i nostri sensi non li colgono.

Il taoismo è quindi una Via di indagine della natura, sia sottile che densa, del mondo in cui viviamo. Esso è uno studio delle Leggi che governano l’esistenza e fornisce dei metodi per armonizzare le nostre azioni alle leggi della natura: il Tai Chi è uno di questi metodi.

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