La tradizionale arte marziale degli antichi Cinesi si propone lo scopo di mantenere all’interno del corpo un buon equilibrio, sia della circolazione del sangue che della respirazione. Nei paesi orientali viene praticata ogni giorno da milioni di persone, e da vent’anni a questa parte si è andata sempre più diffondendo anche in Occidente.
Un’arte “spaziale”
Il T’ai Chi Ch’uan ( “supremo ultimo pugno”) trae le sue origini dall’addestramento nell’arte dell’autodifesa degli antichi Cinesi. Si pensa che le prime persone ad averlo praticato, diverse migliaia di anni fa, siano stati i monaci taoisti, i quali avevano bisogno, durante i loro viaggi, di un sistema di auto protezione che non fosse aggressivo né distruttivo. Ch’uan (“pugno”) può anche avere un’altra interpretazione, ed essere inteso come un simbolo che rappresenta una riserva di energia, il che suggerisce che quest’arte abbia a che fare con una forma di “auto evoluzione”, piuttosto che di autodifesa.
Una danza al rallentatore
Per descrivere nel modo migliore il T’ai Chi potremmo dire che somiglia ad una delicata danza al rallentatore, che può durare dai 10 ai 30 minuti, a seconda che sia in versione breve i protratta. Questa danza rappresenta una combinazione di movimenti armoniosi e fluidi, effettuati con precisione e disciplina. Il T’ai Chi si ispira al principio cinese di Yin e Yang, alternando movimenti che rappresentano principi opposti tra di loro (progresso/regresso, spingere/cedere, accettare/respingere, flusso/riflusso).
Un principio curativo
La pratica del T’ai Chi fa funzionare il corpo in maniera più efficiente, poiché aiuta ad acquisire una postura corretta, facilita una respirazione profonda, massaggia delicatamente gli organi interni e i piedi, regola il battito cardiaco, favorisce il libero flusso dell’energia all’interno del corpo. Psicologicamente il T’ai Chi aiuta a sviluppare la concentrazione, la memoria e l’integrazione corpo/ mente.
I benefici della pratica
Il T’ai Chi è divertente senza essere frivolo, serio senza essere pressante e impegnativo senza comportare alcuno stress. Tale disciplina può essere facilmente adattata alle proprie esigenze, sia fisiche che psichiche. E’ possibile trarre beneficio dalla pratica (e dallo studio) del T’ai Chi a qualsiasi età e qualunque sia la motivazione che induce a praticarlo. In Cina è particolarmente diffuso fra le persone anziane. Rappresenta un modo straordinario per migliorare il proprio io e avere cura di se stessi.