Un recente studio americano rivela che gli ottimisti si ammalano di meno e vivono più a lungo.
Affrontare la vita con un pizzico di ottimismo aiuta a vivere meglio e ad essere più longevi. I risultati di una ricerca su centomila donne compiuta negli Stati Uniti evidenzia lo stretto legame esistente tra un atteggiamento positivo ed ottimista nei confronti della vita, ed il rischio di contrarre patologie cardiache, tumori, oppure una morte prematura. Gli studiosi americani hanno cominciato questa ricerca nel 1994, seguendo e analizzando i “pazienti”per circa otto anni.
Tra le persone più positive ed ottimiste si è registrato il 30% in meno di decessi. Anche precedenti ricerche avevano rintracciato un nesso significativo tra un indole ottimista e la durata della vita. In Olanda alcuni ricercatori hanno dimostrato che il rischio di ictus ed infarti diminuisce del 77% tra gli ottimisti.
Una ricerca condotta nel Minnesota ha seguito circa 900 persone per 40 anni, ed ha evidenziato come le persone che pensano positivo possano vivere anche dodici anni in più di chi “vede il bicchiere mezzo vuoto”. A prescindere dai risultati delle varie ricerche, gli effetti dell’ottimismo sono visibili soprattutto sulle manifestazioni fisiche come ansia e stress.
Le persone positive e che guardano alla vita con ottimismo reagiscono con più energia alla stanchezza (sia fisica che mentale), seguono in genere uno stile di vita più sano, si mostrano più attive e dinamiche nelle varie circostanze della vita. Le emozioni negative, invece, come la rabbia e la frustrazione, se represse a lungo nel tempo, possono somatizzarsi in patologie, con conseguenze anche gravi sul nostro organismo.
Conviene allora guardare alla vita con ottimismo, e dire a se stessi ogni giorno le parole di una celebre canzone di Jovanotti “Io penso positivo, perché son vivo e finchè son vivo”…