L’uomo è un essere in evoluzione; egli non è completo, compiuto, perfetto, ma è in “cammino per divenirlo”. Semplificando si può dire che vi sono due tipi di evoluzione: quella fisica, biologica e quella coscienziale. Uomo, evoluzione, vita, presa di coscienza di chi siamo, dove ci troviamo e come agire è lo scopo dello Yoga.
Praticando lo Yoga, si mette in moto un processo di trasformazione di tutto il proprio essere. Ecco, allora, lo Yoga come un insieme di tecniche e conoscenze che portano il praticante dal punto A al punto Z (anche se si può affermare che non vi è un punto di arrivo), in un processo di trasformazione psico-fisico che man mano diventa sempre più consapevole e auto-indotto.
Lo Yoga è quindi un processo di comprensione, ristrutturazione e ri-direzionamento di tutto il proprio essere. A questo punto potrebbe sorgere spontanea una domanda: -“A chi si rivolge lo Yoga? Con quale attitudine accostarsi a questa antica Via? Per rispondere a questa domanda occorre innanzitutto considerare che l’uomo è un “essere” in evoluzione. Tutte le razze umane che hanno solcato il suolo di questo pianeta seguono un percorso evolutivo, percorso che, pur procedendo apparentemente ad onde ascendenti e discendenti, è direzionato verso la perfezione finale della nostra specie, il regno umano, che cammina parallelamente all’evoluzione degli altri regni della natura. Esiste, quindi, un “percorso evolutivo collettivo”. Ma gli uomini e donne non sono tutti uguali; qualcuno è più sveglio, più pronto di comprensione, più desideroso di affrettare il passo.
Perciò, all’interno dell’evoluzione di “massa” vi è anche una evoluzione “individuale. Ecco spiegato, in parole povere, il senso dello Yoga. “Coloro” che hanno dato origine al “regno umano”, ad un certo punto, hanno ritenuto opportuno offrire all’uomo volenteroso di affrettare la propria evoluzione, degli “strumenti” per purificare e potenziare i propri “veicoli” di manifestazione e di espressione; uno di questi strumenti è lo Yoga; non l’unico, certamente, ma uno “strumento principe”; e chi ha affrontato con una certa serietà ed impegno la pratica dello Yoga può confermare i meravigliosi cambiamenti “in positivo”; cambiamenti fisici, emotivi, coscienziali. Ecco quindi lo Yoga come mezzo di “potenziamento” delle facoltà umane. Non intendiamo il potere di levitare e simili (anche se i testi classici affermano che è possibile conseguire tutta una serie di “Siddhi”, cioè conseguimento di poteri o perfezioni), ma del “potere” di diventare auto-consapevoli e auto-determinanti nelle proprie scelte e comportamentin nella sfera privata come in quella sociale…..