Un vero artista aiuta l’umanità ad evolversi
“L’umanità deve saper interpretare e manifestare
le forze spirituali ancora latenti in lui, e ciò
è possibile solo attraverso una totale fedeltà
alla propria realtà interiore…”
Sappiamo che, nella scala evolutiva degli esseri umani, al livello più basso vi sono gli uomini degradati, quelli cioè dediti al malaffare, gli ubriaconi, i delinquenti, esseri bruti senza amore e senza il bene dell’intelletto.
Poi vi sono gli uomini buoni e semplici, ma ignoranti; quelli cioè che si lasciano influenzare da esseri più furbi e scaltri. Più elevati sono gli uomini puliti e onesti che adempiono coscienziosamente il proprio lavoro ed hanno una “pulita etica interiore”.
Un gradino più su vi sono gli uomini colti che amministrano il bene pubblico (quando lo fanno onestamente, altrimenti appartengono all’ultimo gradino). Ancora più evoluti sono i veri religiosi, i mistici, i filosofi, gli scienziati e gli artisti veri (non sono tali coloro che sono solo tecnici del mestiere).
Al gradino più elevato troviamo i santi e gli illuminati di qualunque fede, tempo e razza; quegli uomini, cioè, che hanno trasceso l’egoismo, hanno compreso la natura divina di tutto ciò che esiste e vivono solo e unicamente per servire la Verità e per il bene degli altri, perché pervasi dall’Amore Universale: questi sono i “portatori di luce e di amore”.
Questa scala dei valori non è arbitraria e non funziona per meriti, riguarda piuttosto ciò che l’uomo è, ciò che ha compreso e ciò che esprime di se stesso.
I TRE ASPETTI DELLA PERSONALITA’
La personalità umana è, come abbiamo già avuto modo di dire, una triade composta di corpo-emotivo-mente inferiore. La caratteristica comune a questi tre aspetti dell’uomo è la meccanicità-reattività, cioè la totale assenza di libertà dagli schemi comportamentali in voga nel periodo storico in cui l’uomo vive. E’ un po’ come essere degli automi senza possibilità di agire e pensare liberamente (perché non autocoscienti).
I TRE ASPETTI DELL’ANIMA
I tre aspetti dell’anima, o corpo causale invece, sono: la mente superiore, cioè la facoltà di pensare liberamente, di discriminare, l’intelligenza; poi vi è l’intuito, la ragion pura, la saggezza-amore; e infine il senso dell’ego (da non confondere con l’illusoria identificazione col nome e la forma propri alla personalità transitoria).
Tutto questo naturalmente è stato molto, ma molto sintetizzato.
Tralasciamo, per ora ciò che sta oltre questi livelli. Consideriamo invece il secondo aspetto superiore: l’intuito, la ragione e, a livelli più maturi la saggezza-amore.
Questo perché ci interessa direttamente per comprendere cos’è un vero mistico o un vero artista; egli è un essere in grado di usare l’intelligenza (il potere di ragionare e discriminare proprio della mente superiore) per giungere ad un grado stabile di comprensione della realtà unita ad una filosofia di vita che sia coerente con la propria comprensione interiore.
Ma da dove prende le sue ispirazioni un siffatto uomo? Dal piano dell’intuito, grazie al grado di silenzio interiore raggiunto; queste non gli giungono quindi dagli studi, per quanto altisonanti possano essere. Le sue idee gli giungono dall’alto in momenti di estasi, lui poi le tradurrà in opere d’arte, in invenzioni scientifiche o correnti di pensiero filosofico-religioso.
Ma sentiamo cosa dice Kandinskj al riguardo: “…L’opera d’arte, quindi, si deve manifestare spontaneamente all’artista, egli deve solo saperla rendere il più fedelmente possibile alla propria visione….l’opera d’arte, per essere tale, deve necessariamente svolgersi su un piano cosciente superiore, estatico.”