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IL CODICE DEL GUERRIERO

IL CODICE DEL GUERRIERO

Esiste in commercio un piccolo ma intenso volume dedicato all’etica marziale: IL CODICE DEL GUERRIERO; Edizioni ADEA, scritto da Om Oskraham e Halladhah Hanahit.

Chiunque si interessi seriamente ad una via marziale, intesa non solo come insieme di tecniche per aggredire e difendersi ma anche come via per raggiungere una individualità forte, coerente, coraggiosa e desiderosa di mettersi al servizio della Verità, dovrebbe leggere e meditare su ciò che questo prezioso scritto offre al lettore aperto.

ETICA GUERRIERA

Se proviamo a fare un identikit del moderno cultore di arti marziali vedremo da un lato il fanatico del tirare pugni e calci, dall’altro il “cultore” della morbidezza, della gentilezza o dell’esagerata attenzione alla “Forma”.
Ma quanti tra costoro si preoccupano di coltivare anche il loro carattere nella vita quotidiana, fuori dalle palestre o dai Dojo? Quanti si sono sforzati di leggere i testi classici per provare a penetrare (anche di poco) l’antico spirito marziale?

Quanti sanno che le stirpi guerriere sono nate decine di migliaia di anni fa per proteggere la Conoscenza e gli esseri indifesi e combattere l’oscurità, la sopraffazione, il predominio da parte di esseri che volevano accentrare il potere su di loro?
Sicuramente può essere di grande aiuto indagare sull’etica cavalleresca medievale o sui miti di Re Artù, di Parsifal e della Tavola Rotonda.

Quanti sanno che vi sono pochi princìpi, semplici da spiegare ma difficili da realizzare, che sono l’essenza, l’anima del guerriero?

DIGNITA’

Si può essere dignitosi solo quando ci si mostra per quello che si è effettivamente, senza tanti fronzoli o giri di parole. Quando non si è ipocriti e non si vuole dare a vedere una immagine di sé che contrasta con quello che siamo intimamente.

Ma, per essere veramente dignitosi occorre prima conoscersi intimamente, avere una percezione chiara di quale sia il nostro effettivo valore. Occorre avere una individualità che non è succube della morale comune, dei comuni pregiudizi, delle comuni ideologie e dogmi. Bella sfida!

NOBILTA’

Contrariamente a quanto si crede non è nobile chi è di “sangue blu”, ma è tale solo chi è divenuto dignitoso, attraverso la conoscenza profonda di se stesso.

Chi ha superato da un pezzo le meschinità di coloro che sono attaccati al possesso o alla ricerca di fama e gloria personale. Il cuore nobile di un vero guerriero è discretamente altruista e generoso, pronto a dare anche la vita per difendere i deboli e le Verità. Un essere nobile è integro e non scende a compromessi per affermarsi o per ottenere risultati egoistici.

 

 

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