La postura e i gesti esprimono le nostre più intime emozioni
Il nostro corpo non serve solo all’azione, a compiere gesti e movimenti. Esso è lo specchio di ciò che siamo, di quello che ci portiamo dentro, delle emozioni che spesso teniamo nascoste anche a noi stessi, perché ci destabilizzano e ci creano confusione.Ma il corpo tradisce le emozioni. Avete mai osservato il volto di chi cerca di rimanere impassibile, mentre sta provando una grande gioia o un intenso dolore? Di certo il movimento degli occhi o l’atteggiamento delle labbra sono rivelatori di ciò che sta provando. Il corpo, secondo le dottrine orientali, è diviso in due parti.
La parte destra è quella caratterizzata dagli aspetti “maschili” come la razionalità, il controllo, l’autorità, l’aggressività. La parte sinistra è invece associata agli aspetti “femminili” del carattere: l’intuito, la creatività, la passività, l’emotività. La metà inferiore del corpo è quella a contatto con la terra. Dovrebbe quindi essere la parte più statica ed equilibrata.
La metà superiore invece rispecchia in genere l’immagine che abbiamo di noi stessi. Questa parte esprime i sentimenti più autentici dell’uomo, quali la felicità, l’amore, la tristezza. Nella parte posteriore del corpo releghiamo invece le emozioni più “scomode” come la pura, l’odio e la rabbia.
Vediamo quali sono i “segnali” che il corpo ci manda e che dobbiamo essere pronti a cogliere per conoscere meglio noi stessi e gli altri. Le gambe esprimono il modo in cui ci “facciamo strada” nella vita. Le gambe forti e massicce sono tipiche di chi ha imparato a dominare le pulsioni e le emozioni, fino ad irrigidirsi. Gambe deboli appartengono a persone insicure e che hanno sempre bisogno di conferme.
Se il busto è troppo rigido, significa che ci siamo costruiti una corazza per difenderci dalle emozioni. I piedi e la gambe ci dicono in che modo affrontiamo le situazioni della vita. Chi spinge il peso sui talloni di solito è un individuo che si fa trascinare dagli eventi della vita, senza prendere una posizione netta.
Chi tende a camminare sulla punta delle dita è in genere una persona che non è sicuro del posto che vuole occupare nel mondo, e teme sempre di disturbare gli altri. Badiamo alla flessibilità di ginocchia e caviglie. Se sono troppo rigide significa che dobbiamo risolvere dei conflitti dentro e fuori di noi.
Le spalle rialzate esprimono paura, quelle curve sono tipiche di chi in genere si assume troppe responsabilità, e poi ha paura di non riuscire ad assolverle.
Le spalle quadrate indicano sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità. E che cosa può significare un blocco alla gola che ci prende ogni tanto? Forse che stiamo reprimendo ciò che vogliamo veramente, e il nostro urlo si spegne in gola?!
Attenzione anche al viso di chi ci parla. Il vecchio adagio “gli cocchi sono lo specchio dell’anima” non sbaglia quasi mai!