Grazie al rilassamento (ricordarsi che non sempre basta il normale periodo di sonno) ci si può procurare dei momenti di riposo, gli operai e i macchinari della nostra fabbrica staccano momentaneamente riprendendo, poco dopo, più freschi e temprati.
Nel mio paese, (in Puglia) c’è un detto che dice: “U’ tropp stroppie”, che tradotto vuol dire “Il troppo fa male”. Detto in parole povere tutti gli eccessi fanno male.
Tutte le situazioni di stress come il troppo lavoro, il troppo fare ginnastica, il troppo parlare, il troppo pensare, le eccessive preoccupazioni, il troppo mangiare, il troppo stare svegli, il troppo di tutto, insomma. Ma anche il troppo poco ha gli stessi effetti. In realtà è salutare il “giusto equilibrio”.
Ma, se è comprensibile l’esaurimento delle risorse energetiche in situazioni di eccesso, perché non fare nulla provoca gli stessi danni?
Perché le nostre fabbriche (le ghiandole endocrine) devono lavorare, al giusto ritmo, ma devono lavorare. Se non lavorano si atrofizzano. Esattamente come i macchinari e gli operai di una fabbrica, se non vengono usati diventerebbero obsoleti, inutili.
Per questo motivo: primo, è indispensabile essere attivi, ma rispettando i tempi giusti; secondo è estremamente importante non sprecare adrenalina per cause immaginarie o di secondaria importanza. Faccio degli esempi, se subisco un’aggressione ho bisogno di una scarica di adrenalina per difendermi, ma se io vado in giro sempre teso perché temo continuamente di essere aggredito causerò una eccessiva produzione di adrenalina che, ben presto mi porterà all’esaurimento delle forze.
Oppure prendiamo l’eccessivo sperpero di adrenalina da parte di tifosi durante una partita di calcio. E come questo vi è un elevatissimo numero di casi quotidiani di produzione impropria di adrenalina.