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Intelligenza ed Ego

Terra, acqua, fuoco, aria, etere, mente, intelligenza ed ego costituiscono la mia natura inferiore (prakriti).

Ma oltre alla mia natura inferiore, o tu dalle braccia possenti, devi conoscere anche quella superiore (purusha) che consiste nella scintilla vitale con la quale è sostenuto il mondo.
Bhagavad-gita Cap.7, versi 4-5

Per comprendere l’importanza di Dharana è fondamentale usarla per indagare sulla natura del mondo e di noi stessi, perché Dharana è la facoltà di “mettere a fuoco”.

Il dio Krishna afferma chiaramente, nella Bhagavad-gita, che la Coscienza Divina è tutto ciò che esiste. La totalità della manifestazione è composta di otto elementi base di cui cinque sono anche riconosciuti dalla scienza moderna, mentre gli altri tre: mente, intelligenza e senso dell’individualità, si crede che siano solo una conseguenza del funzionamento cerebrale.

Questi otto elementi della Natura Materiale sono vivificati dal Potere della Coscienza.
Tutte le vie di conoscenza orientale, compreso il cristianesimo, sostengono l’esistenza di una “sostanza” più sottile che è all’origine degli elementi grossolani: questo processo dal sottile al denso può essere paragonato al processo chimico della condensazione; in questo modo dall’Unica Sostanza Originale (la Coscienza, la Forza) vengono man mano a formarsi elementi sempre più grossolani, ma pur sempre permeati dalla Coscienza.

In ultima analisi tutta la lunga evoluzione della Materia funge da supporto ad una parallela evoluzione dello Spirito e della Coscienza.

IL DOPPIO SPECCHIO RIFLETTENTE DELLA MENTE

Per semplificare (ciò che semplice non è) si può dividere la totalità di tutto ciò che esiste in tre aspetti: lo Spirito, la mente ( nella quale dimora la coscienza individuale) e la materia.

Ora proviamo ad immaginare che la mente si trova tra lo Spirito in alto e le forme materiali in basso, e che la stessa mente sia dotata di due specchi: uno rivolto verso l’alto, ed uno verso il basso. Adesso immaginiamo la consapevolezza individuale dimorare all’interno della mente e guardare fuori attraverso uno dei due specchi riflettenti.

Quando la coscienza guarda verso il basso “precipita” nelle forme (più o meno grossolane), si identifica con esse (perdendo coscienza della sua natura sottile) e se ne attacca, bramando di possederle per sempre. In questo caso le funzioni della mente: percepire, analizzare, comparare, pensare, discriminare, calcolare, vengono usate al fine di modellare la materia secondo i desideri individuali.

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