Fare yoga è innanzitutto entrare in un particolare “stato mentale”. Poi viene tutto il resto. Bisogna prepararsi alle “asana” (posizioni) yoga con l’atteggiamento mentale giusto, quello che ti fa sopportare il fastidio, i limiti fisici, il dolore dei muscoli intorpiditi.
Innanzitutto, si deve partecipare ad una lezione di yoga con la consapevolezza che per tutta la sua durata il mondo esterno va tenuto lontano. Quindi niente cellulare, appuntamenti di lavoro dopo la lezione, incombenze faticose o poco piacevoli, pensieri ansiosi e ripetitivi.
Ma per chi si accosta allo yoga, non è assolutamente facile “dominare” la mole di pensieri che si affolla nella mente mentre si praticano le asana o la meditazione.
Il segreto? Concentrarsi il più possibile sul respiro, fare attenzione alle sue vibrazioni, modularlo a seconda delle esigenze. In genere una lezione di yoga inizia con la pratica dei “saluti al sole”, una sequenza dinamica che introduce alle asana vere e proprie. Si può scegliere di svolgere i saluti al sole in maniera dolce o più ritmata.
L’effetto è quello di preparare il corpo agli esercizi successivi. Durante la pratica bisogna tenere sempre sotto controllo il respiro, mai distrarsi da esso. L’insegnante sceglie e propone agli allievi una serie di “asana”. Queste posizioni vanno mantenute per qualche minuto, e l’unico modo per resistere è aiutarsi con il respiro.
La sala in cui si pratica yoga deve essere accogliente, con luce soffusa e musica in sottofondo. Questi elementi non vanno trascurati, perché favoriscono il raccoglimento e la concentrazione.
La mia prima lezione di yoga? Un disastro. Ricordo che non riuscivo a stare ferma, a mantenere quel minimo di immobilità che l’esecuzione delle asana richiedeva, e ogni tanto guardavo chi mi stava a fianco per vedere come se la cavasse. Sembravano tutti più concentrati e pazienti di me. Poi si aggiungevano doloretti e crampi in vari punti del corpo, che accentuavano la mia irrequietezza.
E i pensieri? Sciami di api che mi ronzavano in testa.. Li sentivo arrivare da lontano, pronti ad assalirmi, e non riuscivo ad oppormi. Poi, lezione dopo lezione, sforzandomi non poco, ho cominciato a sentire dentro di me un cambiamento. Un senso di pace e consapevolezza che non saprei spiegare, ma che fa “la differenza”.
E’ bello sentire il proprio corpo, inizialmente rigido, sciogliersi piano piano e avvertire sempre meno il dolore e lo sforzo fisico. Così come è altrettanto piacevole vincere i pensieri e piegarli al proprio volere.
Dopo una lezione di yoga ti porti dentro quella pace e quella consapevolezza che faticosamente hai conquistato. Giorno dopo giorno, asana dopo asana. E ti senti una persona diversa, la vita acquista una luce particolare. Vale la pena provarci, in una società che ci obbliga a correre, senza avere mai il tempo di guardarci dentro.