Ognuno di noi è come una piantina preziosa che richiede costante cura e attenzione personali per poter crescere sana e rigogliosa.
A questo riguardo è fondamentale comprendere che, coltivare se stessi è ciò che di più importante un essere umano possa fare. Ma, la cura di noi stessi non la possiamo affidare agli altri.
Certo, è importante e fondamentale avere dei Maestri che ci diano preziose indicazioni al riguardo (senza dei Maestri, in effetti, l’uomo può ben poco) ma un Maestro non farà mai diventare l’allievo dipendente da lui.
Piuttosto gli insegnerà dei metodi, delle tecniche e delle conoscenze teoriche affinché il discepolo possa prendere in mano autonomamente la propria vita, senza dipendere dal Maestro. Ognuno deve curare da sé la propria piantina, e ciò richiede attenzione, competenza, esperienza, presenza, dedizione…ma anche umiltà.
I DUE GIARDINIERI
Si racconta che un re aveva bisogno di un giardiniere privato. Dopo una lunga selezione rimasero solo due candidati. Non sapendo quale scegliere dei due, perché erano entrambi abili e competenti, il re decise di affidare loro due piantine molto rare che gli stavano molto a cuore dicendo loro di riportargliele dopo alcuni mesi, quello che avrebbe riportato la piantina più rigogliosa sarebbe diventato il responsabile del suo giardino.
Dopo essersi congedati dal re i due giardinieri cominciarono a prendersi cura delle rispettive piantine.
Ma mentre il primo la curava personalmente, documentandosi sulle sue caratteristiche e chiedendo umilmente ad anziani colleghi su come comportarsi con quella piantina sconosciuta, l’altro invece, essendo preso da altri impegni e sentendosi superiore a quel misero compito, pensò di affidare la cura della piantina ad un amico giardiniere, raccomandandogli di averne estrema cura.
Ma si sa come vanno queste cose, pur essendo bravo ed esperto l’amico non curò con attenzione la piantina, perché non era sua, non ne sentiva l’importanza, non certo come l’avrebbe sentita il diretto responsabile.
Chi pensate che ottenne il posto di giardiniere del re? Non di certo quello che, per orgoglio e mancanza di tempo, affidò la propria piantina ad un estraneo.
Così, la cura di noi stessi è affar nostro, e di nessun altro, e se noi trascuriamo ciò che in cuor nostro riteniamo buono e utile alla nostra crescita interiore, come possiamo pretendere che ciò avvenga automaticamente?
Così, se abbiamo avuto la fortuna di sentir parlare di Ricerca Interiore, crescita interiore, ricerca di se stessi e cose di questo genere, e ce ne siamo sentiti attratti, occhio a non lasciarci sfuggire ogni minima occasione di crescita teorico-pratica.
E ciò non vale solo per la ricerca del Sé, ma per una qualunque attività che ci troviamo a svolgere. L’attenzione personale, la dedizione, il chiedere umilmente a chi ne sa di più (correggendo eventuali errori), sono senz’altro condizioni indispensabili per una crescita matura e consapevole di ogni essere umano.