Home / Salute / Allergia alle onde elettromagnetiche: ne soffre il 3% delle persone

Allergia alle onde elettromagnetiche: ne soffre il 3% delle persone

E’ l’Oms a riferire questo dato, ma tale patologia non è ancora riconosciuta a livello sanitario. L’intensità dei sintomi può essere diversa da persona a persona, si va dalla cefalea alla tachicardia, alle vertigini, al rossore diffuso.

Cellulari, televisioni, computer: tutto ciò che emana onde elettromagnetiche potrebbe diventare un problema per le persone “elettrosensibili”, soggetti ad una particolare forma di allergia che può raggiungere vari livelli di intensità. Alcuni ricercatori svedesi hanno condotto uno studio presso la “Karolinska Institute” di Stoccolma (dipartimento di neuroscienze), giungendo al risultato che questo tipo di allergia esiste, anche se non è ancora riconosciuta a livello medico.

Si manifesta con sintomi quali cefalea, vertigini, tachicardia, rossore sul viso e il corpo. Sono circa 20 anni che tale fenomeno viene studiato e osservato da parecchi studiosi, ma il “pioniere” in materia è sicuramente il dottor Olle Johansson, che ha dato voce a tutti coloro che si dichiarano, appunto, elettrosensibili.

Tra questi, ci sono soggetti che hanno avuto vere e proprie convulsioni dopo aver parlato per un po’ di tempo al cellulare, o che non riescono a cuocere un cibo al microonde senza accusare disturbi fisici di varia intensità. La Svezia, grazie agli studi di Johansson, è l’unico paese in tutto il mondo a riconoscere questa patologia come una forma di invalidità e di handicap.

Johansson ha raccolto una serie di studi e casistiche che dimostrano come il sistema immunitario dell’uomo possa essere alterato dalle onde elettromagnetiche che provengono dagli apparecchi che usiamo (spesso senza moderazione) ogni giorno. Tutti corriamo dei rischi. Johansson spera che i suoi studi vengano esaminati dai politici, affinchè si prevedano fin da subito seri provvedimenti per il futuro, introducendo, per esempio, limiti più rigorosi allo sviluppo delle tecnologie, oppure intervenendo sugli standard di sicurezza.

Il monito arriva dallo stesso Parlamento europeo, se si legge la risoluzione UE del 4 Settembre 2008. Gli studi di Johansson sono corredati da una serie di esperimenti su alcuni soggetti, che hanno manifestato varie tipologie di allergia, sotto forma di manifestazioni cutanee oppure disturbi fisici di un certo rilievo.

Le conclusioni sono comunque allarmanti: le reazioni del nostro corpo alle onde elettromagnetiche possono avere conseguenze disastrose sull’intero equilibrio psico-fisico. Ma ovviamente c’è uno scontro in atto tra le istituzioni internazionali e le compagnie che gestiscono la telefonia mobile o i computer, affinchè questi studi vengano sottovalutati, o peggio, occultati. I conflitti di interesse renderanno più irta di ostacoli la strada che porta al riconoscimento di tale patologia, e all’individuazione di eventuali rimedi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *