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Agopuntura: si riaccende la polemica

Agopuntura: si riaccende la polemica

Un recente studio nega l’efficacia reale di questo tipo di terapia, attribuendole un mero effetto “placebo”.

Torniamo a parlare di medicina alternativa. Questa volta nel mirino è finita l’agopuntura, l’antichissima terapia utilizzata da più di 5000 anni in Oriente, e oggi molto diffusa anche qui in Occidente.

La Cochrane Collaboration, che studia le casistiche mediche a livello internazionale, ha condotto una ricerca sull’argomento, ed i risultati sono stati pubblicati dalla Bbc.

All’esperimento in questione sono stati sottoposti circa 6.700 pazienti, che soffrivano di forti mal di testa ed emicrania. Alcuni di loro hanno ricevuto un trattamento di agopuntura tradizionale, effettuato seguendo la mappa dei punti di pressione sul corpo.

Sugli altri, invece, si è operato un trattamento fasullo, disponendo gli aghi senza alcun criterio e senza rispettare alcuna mappa dei punti. Secondo i ricercatori sia i pazienti dell’uno che dell’altro gruppo hanno affermato di aver avuto benefici dal trattamento, ovvero che il dolore è scomparso.

Questo risultato- secondo la ricerca effettuata- condurrebbe ad una conclusione: questo tipo di terapia non ha alcuna efficacia reale, ma solo nella “testa” di chi si sottopone al trattamento.

Se il paziente crede veramente e in modo incondizionato alla cura, il suo cervello registra questo comando, attivando una sensazione di benessere e  la conseguente scomparsa del dolore.

A nostro avviso, questa ricerca riduce una disciplina millenaria come l’agopuntura ad un semplice “effetto placebo”. A questo punto, vorremmo conoscere i punti di vista di terapisti del settore e pazienti che si sottopongono ad agopuntura, per aprire un dibattito costruttivo sull’argomento. Vi aspettiamo!

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