L’aspetto marziale e quello salutare non sono gli scopi principali del Tai chi, questi sono solo aspetti secondari, il fine del Tai chi chuan è imparare ad agire in armonia con il Tao.
La parola Tao, per i taoisti, designa ciò che per gli indù è il Brahman; Tao e Brahman sono sinonimi. Con questi termini si dà un nome comprensibile agli umani di Ciò che è al di là dell’umana comprensione: la Totalità di tutto ciò che esiste. L’insieme di tutte le creature, di tutti i mondi, di tutte le dimensioni, da quelle più grossolane a quelle più sottili, questo è il Tao.
IL TAO HA DELLE LEGGI
L’insieme di tutto ciò che esiste è governato da molte leggi che sono “l’espressione di una volontà superiore”. Naturalmente il “fine” di tutte queste Leggi di Natura non può essere che volto al bene di tutte le specie in evoluzione e la loro ignoranza o trasgressione non porta che disarmonia e malessere.
L’uomo moderno sta sviluppando sempre più le capacità mentali, e questo è un bene, ma dovrebbe imparare ad armonizzare i propri pensieri, propositi e gesti alle leggi del Cielo e della Terra. Questa cosa non va interpretata, ma vissuta direttamente, attraverso il momentaneo arresto del flusso dei pensieri.
Quindi non si tratta di agire come marionette dirette da impulsi derivanti da dogmi e opinioni umane (fosse anche di grandi uomini), ma di lasciarsi andare al libero flusso della nostra natura più profonda; paradossalmente questa conquista passa attraverso un addestramento, un’autodisciplina.
Solo dopo aver acquisito la padronanza di un gesto quello stesso gesto risulterà sciolto e armonioso, naturale.
IL WU WEI
Si può dire che lo scopo del Tai chi è di portare l’adepto alla conquista del Wu wei, l’agire senza agire. Ma cosa si intende per “agire senza agire”? Si può agire senza agire solo quando non si agisce più egoisticamente, solo quando l’ego è assente ed è sostituito da una consapevolezza “superiore” onnicomprensiva che include tutto.
Non più un piccolo ego che lotta contro un altro piccolo ego per scopi personali, ma un essere che “fluisce” con gli eventi, in armonia con essi.
Il Tai chi come stile di vita, quindi, non solo tecnica marziale o arte curativa. Esso è uno stile di vita senza artificiosità, ostentazione di una qualche diversità, al contrario, un “seguace della Via” può essere talmente naturale da passare completamente inosservato.
Perciò, alla fine, si può arrivate ad eliminare anche il termine “stile di vita”, perché i gesti armoniosi, il parlare gentile, il vivere senza urtare egoisticamente il “procedere” delle altre creature, sarà connaturato all’uomo o alla donna che hanno dedicato anni della propria vita alla ricerca del gesto perfetto, non per affermare il proprio ego o la propria supremazia sugli altri, ma per vivere armoniosamente con tutti gli altri esseri, senza paura, senza orgoglio e senza calcolo.