La stagione fredda porta con sé i tipici malanni invernali, tra cui l’influenza, che ogni anno raggiunge il picco nei mesi di Gennaio/Febbraio. Ci sono forme influenzali che colpiscono in particolare le vie respiratorie, causando mal di gola e tosse, altre invece che si manifestano attraverso un’infiammazione dell’intestino e dello stomaco. La gastroenterite è provocata da alcuni virus, e viene denominata anche “influenza intestinale”.
Mentre l’influenza “tipica” di cui in genere si parla è caratterizzata da dolori e malessere generale, congestione, tosse, stanchezza e febbre, quella “intestinale” può manifestarsi con crampi allo stomaco e bruciori localizzati all’intestino, febbre occasionale, diarrea e vomito. I virus responsabili dell’influenza intestinale sono: norovirus, rotavirus, astrovirus, sapovirus, adenovirus. Tali virus colpiscono in particolare i bambini, che hanno difese immunitarie più deboli degli adulti. I focolai si trovano soprattutto nei luoghi chiusi come scuole ed asili.
Oltre a vomito e diarrea (che sono i sintomi principali) la persona colpita da influenza intestinale può anche manifestare dolore e rigidità muscolare, perdita di peso, inappetenza, sudorazione eccessiva, pelle unta, brividi diffusi in tutto il corpo. Il medico, sulla base di ciò che il paziente racconta e di una visita, effettua la diagnosi.
L’influenza provoca una generale perdita di liquidi, quindi è importante che il medico dia dei consigli per evitare il rischio di disidratazione. Il trattamento può essere effettuato in casa, senza alcun problema. Per i bambini piccoli esistono in commercio delle soluzioni di reidratazione orale, sotto forma di bustine. E’ bene sciogliere tali soluzioni in acqua pulita o bollita. Molte persone ricorrono agli antibiotici per curare una banale influenza, ma non vi è nulla di più sbagliato.
Questi farmaci creano assuefazione e l’organismo non riesce più da solo a produrre gli anticorpi necessari per fronteggiare i malanni. Se si presentano episodi frequenti di dissenteria è consigliabile non mangiare molto, per lasciar riposare lo stomaco. Piuttosto, bisogna reintrodurre gradatamente questi alimenti: brodo di carne, riso, pane bianco, tisane, tè, pasta in bianco, patate bollite, carne o pesce (senza grassi).
Durante il periodo influenzale è bene evitare alcol, caffeina, alimenti troppo conditi, frittura, nicotina, cioccolato, latte e latticini. L’influenza intestinale si trasmette facilmente, ma non è facile evitarne il contagio, soprattutto se si frequentano luoghi affollati e chiusi (uffici, scuole, mezzi pubblici).