Secondo i dati raccolti dall’Aic (Associazione Italiana Celiachia) in Italia una persona su cento soffre di celiachia (detta anche “malattia celiaca”). Si tratta di un’intolleranza alimentare verso la gliadina, una sostanza presente nel glutine, a sua volta contenuto nella segale, nell’orzo, nel frumento, nel kamut, nel farro. Tali alimenti risultano appunto tossici per le persone che sono affette da celiachia, e quindi devono assolutamente essere eliminati dalla dieta, se non si vogliono rischiare conseguenze, come vere e proprie lesioni all’intestino tenue.
La celiachia può regredire soltanto eliminando del tutto il glutine dagli alimenti che ne sono contaminati, e rispettando un tipo di dieta particolare. In genere, però, non si guarisce del tutto da questa malattia.
Possono contribuire all’insorgere della celiachia sia fattori genetici ( è stata riscontrata una certa familiarità in questo tipo di patologia da parte di alcuni soggetti), che ambientali. La celiachia si manifesta con una serie di sintomi non sempre precisi, che spesso ritardano e confondono una corretta diagnosi. Alcuni studiosi individuano reazioni fisiche riconducibili alla c.d. “celiachia tipica”: gonfiore addominale persistente e dissenteria, perdita di peso, turbe dell’umore, senso di debolezza generale.
Per quanto riguarda i bambini, i genitori devono stare attenti ad un eventuale arresto della crescita durante il periodo dello svezzamento, visto che è il sintomo più eclatante dell’eventuale presenza di celiachia. I sintomi e le manifestazioni fisiche possono essere anche più blandi e meno eclatanti: facilità alle fratture delle ossa, disturbi persistenti allo stomaco, ferite alla bocca e crampi muscolari. Per scoprire se si è celiachi bisogna effettuare alcuni esami specifici: innanzitutto le analisi del sangue (che servono ad individuare la presenza di una coppia di anticorpi: gli AGA e gli EMA), e poi un test specifico, che si chiama “Test transglutaminasi”.
Questo, oltre ad essere veloce ed economico, è anche abbastanza preciso e affidabile: può infatti essere eseguito comodamente a casa, in modo autonomo. Per avere però una diagnosi definitiva della celiachia è consigliabile l’endoscopia, per esaminare anche le condizioni dell’intestino. Una volta accertata la presenza della celiachia, è opportuno intraprendere una dieta rigorosamente priva di glutine. Ormai gli alimenti per celiaci sono acquistabili dappertutto, anche al supermercato.
Eliminare del tutto il glutine non provoca alcuno scompenso di tipo alimentare: la sua carenza può essere compensata con la regolare assunzione di cibi contenenti fibre vegetali.