Si attende, verso la fine del mese di Marzo, l’entrata in vigore del decreto ministeriale del 16 Dicembre 2010, che è già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’11 Marzo scorso. Il decreto farà da spartiacque ad una vera e propria rivoluzione nel settore farmaceutico.
Niente più ospedali, ambulatori o centri specializzati. Per effettuare accertamenti diagnostici basta recarsi nelle farmacie aperte e di turno. E’ questo l’obiettivo che si propone il decreto ministeriale “sulle prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell’ambito dell’autocontrollo”. Quando il progetto entrerà a pieno regime sarà possibile misurare in tempo reale in tutte le farmacie il livello di creatinina, ematocrito, transaminasi, emoglobina ed emoglobina glicata; effettuare test per le urine, trigliceridi, colesterolo e glicemia; test di ovulazione, gravidanza e per la menopausa; test del sangue e del pH, e tanto altro ancora.
Il Ministero della Salute, d’intesa con la Conferenza Stato- Regioni aggiornerà periodicamente la lista delle analisi che si possono fare in farmacia. Per cominciare, però, saranno possibili soltanto quegli esami che richiedono l’utilizzo di strumenti di autodiagnosi direttamente gestibili dai pazienti a domicilio, che in condizioni di non completa autosufficienza o fragilità potranno essere effettuati presso le farmacie private e pubbliche, con l’ausilio di un operatore sanitario. Rimane comunque esclusa ogni tipo di attività di diagnosi e prescrizione, ed è vietato l’uso di apparecchiature per prelevare plasma o sangue mediante siringhe o dispositivi simili. In farmacia possono essere effettuati gli esami strumentali per la misurazione non invasiva della pressione arteriosa e per la capacità polmonare, per valutare la saturazione percentuale dell’ossigeno e per monitorare l’attività cardiaca. Quest’ultima attività è svolta in collegamento con i centri di cardiologia accreditati dalle Regioni in base a requisiti strutturali, professionali e tecnici.
Nelle farmacie saranno in funzione anche i defibrillatori semiautomatici. Per un corretto uso delle tecnologie impiegate il personale delle farmacie è tenuto a seguire specifici corsi di aggiornamento, oltre ad avvisare gli utenti che i risultati di tutti i test vano esaminati con il medico che li ha prescritti, che indicherà quale tipo i terapia seguire. Non hanno ancora si conoscono i costi di questi nuovi servizi, disciplinati all’art. 8 del decreto ministeriale. Ovviamente si spera che le spese per coprire tale innovazione non gravi sulle tasche dei cittadini, e che i servizi previsti mantengano inalterato il livello di efficienza nel corso del tempo.
Intanto abbiamo “sondato” il terreno chiedendo a qualche cliente in farmacia se fosse contento di avere qualche servizio in più senza andare in ospedale o ambulatorio medico. La maggior parte delle persone teme che questi servizi offerti più comodamente in farmacia, siano più costosi di quelli “tradizionali”. La signora Anna, per esempio, è scettica circa l’attendibilità degli esami effettuati in farmacia, mentre il sig. Pietro dichiara di fidarsi soltanto del suo medico. I clienti più giovani, invece, si mostrano decisamente ottimisti: “Stop alle attese inutili presso ospedali e ambulatori, soprattutto per chi ha poco tempo a disposizione!”. Per ora non ci resta che aspettare l’entrata in vigore del decreto, per fugare ogni dubbio sull’argomento.