Leggere è una finestra aperta sul mondo. La lettura è un potente strumento di crescita culturale, ma non solo. In psicoterapia viene utilizzata da anni come pratica per curare ansia, depressione, disturbi del comportamento. La biblioterapia è nata in America, il suo fondatore è stato il Dr. William Menninger.
Leggere un bel libro è come immergersi in un mondo nuovo, fatto di situazioni, personaggi e vicende nelle quali ci si può immedesimare, lasciandosi andare all’immaginazione e alla fantasia. La lettura consente a chiunque di sentirsi vicino ad un determinato personaggio ed elaborare, attraverso le sue vicende, paure, emozioni e pensieri.
I romanzi, le fiabe, le poesie hanno un contenuto fortemente evocativo. Da essi si possono trarre similitudini con la propria vita presente o con quella che si desidererebbe vivere. La psicoterapia, ormai da diversi anni, insiste sull’utilizzazione della lettura in ambito psicoterapeutico. I risultati più efficaci si sono riscontrati nei soggetti con problemi di ansia, depressione, disturbi del comportamento.
La lettura aiuta sia gli adulti, che i bambini e gli adolescenti a superare lievi e gravi disagi psicologici. D’altronde già Jung, molti anni fa, aveva evidenziato quanto possa essere utile ed importante la lettura nella psicoterapia.
Attualmente la biblioterapia sta avendo parecchio riscontro per la cura delle “nuove dipendenze” e dei fenomeni di bullismo e disturbi alimentari che riguardano molti adolescenti.
Per saperne di più, vi segnaliamo i siti http://retenuovedipendenze.it; www.biblioterapia.it
A cura della Dott.ssa Rosa Mininno