Vivere più lentamente fa bene al corpo e allo spirito. In una società frenetica come la nostra, c’è qualcuno che preferisce andare controcorrente. Almeno per un giorno cerchiamo di riscoprire l’importanza dei gesti, dei piaceri assaporati poco per volta, senza fretta. Lunedì 28 Febbraio si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Lentezza: un’iniziativa promossa per la prima volta da Bruno Contigiani, che su questo valore ha creato una vera e propria onlus denominata “L’Arte del Vivere con lentezza”, i cui membri si pongono l’obiettivo di vivere in modo più lento e consapevole, senza farsi coinvolgere dalla frenesia della vita quotidiana.
I seguaci della lentezza crescono ogni giorno di più, a Milano come in altre parti del mondo. La lentezza diventa un vero e proprio stile di vita, che invita alla spiritualità e alla riflessione, ma si allarga anche in altri ambiti, come per esempio il cibo. Lo “slow food”, ossia l’arte di mangiare lentamente, conta oggi più di 80 mila iscritti in tutto il mondo. La filosofia “slow” è applicabile anche agli ambiti della vita pubblica, sommersi dal pesante carico della burocrazia. La parola d’ordine è “semplificare”: noi stessi, la vita, la società. La lentezza, il fermarsi ad assaporare ogni istante, ci fa sentire più vivi, anche senza andare a mille all’ora, per inseguire soldi, carriera e successo.