La tecnica cranio-sacrale è stata messa a punto dall’osteopata William Garner Sutherland nel 1930. Durante i suoi studi, Sutrherland si accorse che il nostro corpo è percorso da tre fluttuazioni aventi tempi e ritmi ben definiti: il ritmo cranio-sacrale, la marea media e la marea lunga. Successivamente altri osteopati ed allievi dello stesso Sutherland approfondirono queste teorie e le diffusero soprattutto in America, dove ancora oggi questa disciplina è assai seguita e praticata.
In Italia la tecnica cranio-sacrale ha cominciato a diffondersi negli anni 80-90. Attraverso questa tecnica si può ritrovare l’equilibrio psico-fisico (si tratta infatti di una disciplina di tipo olistico). In particolare, a livello fisico si possono risolvere problemi come la cefalea, la lombalgia, l’emicrania, la cervicalgia, i dolori alle spalle e alla schiena, ma anche eventuali lesioni provocate da incidenti e traumi di vario tipo. Tale tecnica si è rivelata efficace anche per la cura di epilessia, dislessia, autismo, nevralgie, vertigini, scoliosi, sciatica, difficoltà digestive, affaticamento cronico. Anche se il trattamento va ad agire sul corpo (in determinati punti specifici), sono davvero tante le ripercussioni a livello psichico.
Con la tecnica cranio-sacrale si può combattere lo stress, gli stati ansiosi, l’insonnia, le tensioni che causano disturbi nella vita di tutti i giorni. Il metodo può essere utilizzato anche per intervenire sui disturbi di apprendimento e i problemi comportamentali dei bambini. In genere questa pratica viene effettuata da un osteopata, ma esistono anche scuole specifiche di durata triennale che rilasciano un attestato di qualifica valido per poter lavorare come operatore in questo campo. Attraverso leggere trazioni e pressioni, la tecnica cranio-sacrale permette di sbloccare eventuali ristagni emotivi e fisici, liberando il “respiro della vita” nel nostro organismo.