La medicina alternativa (come fitoterapia, omeopatia, agopuntura, ecc.) aiuta ad affrontare meglio i disagi derivanti dalle cure oncologiche. Gli effetti collaterali di tali trattamenti, infatti, incidono sulla qualità della vita dei pazienti. Non esistono studi che dimostrano l’efficacia della medicina complementare nell’ostacolare l’evoluzione del tumore, ma di sicuro può agire sugli effetti collaterali delle cure oncologiche tradizionali (radioterapia, ormonoterapia, chemioterapia, chirurgia), alleviandoli e rendendoli meno incisivi.
I rimedi omeopatici non interagiscono con altri farmaci, quindi possono essere assunti con tranquillità associati alle cure antitumorali. L’omeopatia è una disciplina olistica, cioè cura la persona nella sua globalità. Le medicine alternative restituiscono all’individuo un benessere globale, e quindi migliorano la qualità di vita. Secondo ciò che si legge nelle rivista scientifica “Annals of oncology”, un malato su tre, in Europa, ricorre ai farmaci omeopatici da affiancare alle cure oncologiche tradizionali in corso.
Altri studi hanno confermato questo “trend”, rilevando che con l’omeopatia la qualità di vita dei pazienti sottoposti a cure oncologiche migliora visibilmente. Il medico valuta quali rimedi prescrivere, a seconda della durata degli eventuali effetti collaterali e della loro intensità. I rimedi più utilizzati per alleviare i problemi gastrointestinali sono: “Nux vomica” e “Lycopodium clavatum”.
In seguito alle sedute di radioterapia possono comparire disturbi della pelle, e il rimedio naturale più indicato è la calendula, da applicare in crema sulle parti colpite da eritemi e dermatiti. Negli stadi più avanzati il tumore provoca fragilità fisica, stanchezza persistente e anche disturbi psichici come depressione e ansia. I rimedi più adatti che agiscono sui sintomi psicofisici sono: “Thuja”, “Silicea” e “Arsenicum album”.
Nel caso di rimozione di un organo colpito da tumore, possono verificarsi conseguenze fisiche e psichiche. Per esempio, le donne che si sottopongono all’asportazione chirurgica dell’ovaio, vanno incontro ad una menopausa precoce. Per contrastare sia i sintomi psicologici che quelli fisici si utilizza in omeopatia il “Lachesis mutus”.
E’ indispensabile evitare il fai da te, e rivolgersi per ogni dubbio ed informazione ad un medico specialista oncologo o un medico omeopata. Attualmente sono in corso alcuni studi per valutare la possibilità di impiegare rimedi omeopatici anche nella prevenzione tumorale.