Oltre il 70% delle donne dichiara di soffrirne. Ma si può “guarire”in modo naturale
La SPM comprende tutti i sintomi che si verificano nell’arco di tempo compreso tra l’ovulazione e l’inizio del ciclo mestruale.
Possono essere sia strettamente fisici (mal di testa, gonfiore addominale, ipersensibilità e dolore al seno, fame nervosa), che legati alla sfera emotiva (sbalzi di umore, difficoltà di concentrazione, sensazione di tristezza e crisi di pianto).
Sono parecchie le donne che nei giorni che precedono il ciclo dicono di sentirsi “brutte, goffe, gonfie e depresse”.
Questo stato d’animo finisce inevitabilmente con il condizionare la vita affettiva e le relazioni. Alcuni uomini (quelli più sensibili e attenti) riescono a capire se la donna che hanno a fianco soffre di SPM, perché notano in lei una improvvisa irritabilità e, in alcuni casi, anche scarso desiderio sessuale.
Il corpo della donna è un misterioso e per questo affascinante “congegno” che subisce diverse trasformazioni legate alle fasi del ciclo. L’appuntamento mensile con il ciclo mestruale non andrebbe però considerato come un fastidio o, peggio, un malessere.
Piuttosto è una straordinaria opportunità data alle donne di rinnovarsi nel corpo e nello spirito, e per questo andrebbe vissuto con maggiore naturalezza e consapevolezza. Per comprendere e “curare” la SPM possiamo annotare i sintomi e l’intensità con cui si presentano su una agenda personale.
Monitorando il fenomeno, possiamo diventare più consapevoli di quello che ci accade a livello sia fisico, che psicologico.
Si tratta di un approccio “olistico”, che esclude il ricorso alla pasticca “cura tutto” all’insorgere dei primi crampi e dolori (che sono assolutamente normali, e quindi non invalidanti).
Ci sono alcuni rimedi naturali che aiutano a ristabilire l’equilibrio ormonale, a diminuire la ritenzione idrica, a ritrovare il buon umore.
Ne citiamo qualcuno: il tarassaco, l’agnocasto (riequilibra gli ormoni sessuali), l’iperico e il ginseng siberiano (contro lo stress e l’iperemotività), il tamarindo del Malabar (per contrastare la fame nervosa).