Quando si parla di “carcinoma” si intende, nel linguaggio medico, un tumore maligno, una neoplasia che interessa qualsiasi tessuto epiteliale (sia ghiandolare che di rivestimento, come la pelle e le mucose), dalle quale può derivare un processo degenerativo di metastasi.
Non è esatto, però, utilizzare il termine “carcinoma” come sinonimo di cancro, in quanto il primo è una tipologia istologica di tumore (per la precisione, si tratta di una neoplasia epiteliale maligna). Invece si può utilizzare il termine “tumore maligno” come sinonimo di “cancro”. Il carcinoma è una categoria di tumore maligno, nel quale le cellule tendono ad invadere e compromettere la funzionalità degli organi (cervello, polmoni, fegato).
Proprio per tale caratteristica, il tumore maligno può causare rapidamente la morte del soggetto che ne è colpito. Gli organi più esposti al carcinoma sono: la mammella, i polmoni, la prostata, i reni, la laringe, ecc. Il carcinoma può manifestarsi in diverse modalità, quindi essere vegetante, mucoso, scirroso, midollare e ulcerato.
Tra i carcinoma più diffusi vi è quello ovarico, alle mammelle, ai polmoni, alla tiroide, alla vescica, allo stomaco, della pelle. Ogni carcinoma prevede un trattamento a sé stante, anche in base alla gravità del caso e alla tempestività della diagnosi.
E’ importante stare sempre attenti ai segnali che il nostro corpo ci invia, e cercare di approfondire ogni sintomo che può sembrare sospetto, senza ovviamente cadere nell’ansia o nell’ipocondria. Purtroppo negli ultimi anni sono in aumento i casi di tumore maligno, che colpiscono soggetti anche giovani e sani. La prevenzione è un’arma indispensabile: secondo alcuni studiosi la lotta contro il cancro comincia proprio a tavola, privilegiando alcuni alimenti rispetto ad altri.
Alcune forme di carcinoma sono più rare, e prevedono un trattamento più invasivo. E’ fondamentale che la diagnosi avvenga correttamente e nel più breve tempo possibile, prima che le cellule impazzite possano coinvolgere gli organi vitali.