Il porpora e il viola sono colori che beneficamente stimolano il cervello. Risultanti dalla fusione del rinvigorente rosso e del temperante blu, immettono saggezza nell’agire.
L’ametista è un quarzo porpora che esiste in natura sotto forma di minuscoli cristalli, punte, aggruppamenti, geodi, cioè rocce con dentro cavità nelle quali i cristalli si sviluppano verso l’interno. Talvolta i geodi grandi vengono tagliati per mostrare la formazione dell’ametista. Il colore della pietra varia dal porpora scuro al lavanda pallido. L’ametista si trova in Brasile, Uruguay, Bolivia, Argentina, Namibia, Zambia e altri paesi africani. I monti Urali in Russia sono ricchi di ametiste che vengono usate per realizzare gioielli. Alcuni illustri personaggi, come la zarina russa Caterina la Grande, avevano la passione per le ametiste, e molti esemplari di questa pietra arricchiscono la collezione della Corona britannica. Tradizionalmente i vescovi portano un anello con ametista.
La pietra, che ha secolari collegamenti con la religione, orna molte chiese. Si tratta di una pietra molto usate per i suoi effetti benefici. Aiuta a sentirsi spiritualmente aperti e consapevoli, a purificare e ripulire le energie a livello fisico, mentale, emotivo e spirituale. Posta sulla fronte o sulla sommità della testa, emette un’energia che scende come una pioggia rinfrescante su tutto il corpo. Protegge contro la negatività.
La iolite è una varietà viola della cordierite, che esiste anche in tonalità bruna o nera. In passato era anche chiamata zaffiro d’acqua per le sue splendide sfumature blu viola. E’ molto usata dagli orafi per farne gioielli. La sua struttura dà luogo al fenomeno del cosiddetto “pleocroismo”, per cui nella stessa pietra, a seconda della luce, i cristalli presentano colorazioni diverse- viola, chiare, dorate- con un effetto cangiante. I giacimenti di iolite esistono nello Sri Lanka, India, Mozambico, Madagascar, Brasile e in Myanmar. I Vichingi, che estraevano la iolite dai giacimenti della Norvegia e della Groenlandia, usavano come lenti i i pezzi sottili della pietra per guardare il sole e orientarsi nella navigazione. Il nome “iolite” deriva dal greco ioeis “dai riflessi violacei”.
Possiamo utilizzare la iolite per focalizzare la meditazione su livelli superiori di spiritualità e, in quanto esseri umani, entrare in contatto con energie assai maggiori di quelle cui siamo abituati nella vita quotidiana. La consapevolezza della nostra vera patria spirituale ci aiuta a tenere un comportamento più responsabile e attento al mondo fisico. Quando meditate o vi esponete agli effetti salutari della pietra, appoggiate la iolite sulla sommità della testa. Serve anche ad equilibrare le energie del corpo fisico.