Vi segnaliamo un interessante articolo scritto da Valentina Testa, tratto dal nostro sito “amico” www.sceglierbio.com. Buona lettura!
Gli esami di maturità. Il capolinea di un viaggio durato cinque anni, (o più) che in genere da adulti si ricorda come “il periodo più spensierato della vita”.
Ma è davvero così? Forse, ma non dimentichiamo che ogni età ha i suoi problemi che sul momento possono sembrare insormontabili e i suoi traguardi da raggiungere con tutto l’impegno che necessitano.
Gli esami di stato sono uno di questi importanti traguardi e noi vogliamo aiutare i maturandi con qualche piccolo eco-consiglio per affrontare questi giorni di fuoco.
Per i molteplici appunti e riassunti degli argomenti studiati utilizzate carta riciclata.
Non è vero che c’è solo grigiastra, esiste carta riciclata praticamente bianca, così come non è vero che la carta riciclata è costosa. I prezzi sono addirittura del 15% più bassi rispetto alla carta in fibra vergine.
Inoltre può essere recuperata fino a sei volte e dato che non viene riciclato sempre lo stesso foglio, nell’impasto vi sarà sempre una certa percentuale di carta riciclata per la prima volta.
Quindi se avete intenzione di fare un gran falò di libri di testo e appunti ballando nudi intorno al fuoco per esorcizzare la fine della scuola…non fatelo dai, riciclate la carta!!!
Se avete la possibilità di utilizzare i mezzi pubblici per andare a scuola in quei giorni, fatelo. Evitate le code in macchina che oltre a inquinare, vi innervosiscono inutilmente. Il vantaggio di un mezzo pubblico è che in quel lasso di tempo avete la possibilità di rilassarvi ascoltando musica o leggendo un libro. Personalmente sconsiglio ripassi dell’ultimo minuto che servono solo a confondere le idee, anche se sono pienamente consapevole che questo è un suggerimento che nessuno seguirà!
Per studiare molto serve molta energia. Lasciate perdere le caffettiere formato famiglia, il caffè bevuto in grosse quantità, magari a stomaco vuoto, serve solo a farvi venire un gran mal di stomaco. Ecco invece alcune piantine che, come sempre, ci vengono in aiuto:
Ginseng siberiano (Eleutherococcus sensticosus): aumenta l’energia in modo naturale e migliora la resistenza. L’eleuterococco, altro nome del ginseng siberiano, viene definito adattogeno, cioè una sostanza che aiuta il corpo ad adattarsi allo stress o ai cambiamenti e previene le malattie.
Guaraná (Paullinia cubana): contiene più caffeina dello stesso caffè e viene utilizzato contro cefalea, affaticamento mentale e collassi da calore. Molti integratori contengono quest’erba, ma assumerla per un tempo prolungato non è una buona scelta perché essa tende ad esaurire le riserve di energia. Quindi utilizzatela solo per momenti in cui necessitate di uno “sprint”.
Noce di cola (Cola acuminata): altra erba ricca di caffeina, stimola il sistema nervoso centrale e viene utilizzata contro la narcolessia (malattia che porta ad addormentarsi all’improvviso), affaticamento, spossatezza.
Se volete affidarvi a delle tisane, il tè è un buon amico che vi farà compagnia nelle notti in bianco, meglio ancora con il tè verde. Altrimenti potreste indirizzarvi su una tisana che unisca le proprietà stimolanti di piante come la Rodiola rosea, la Santoreggia, il Rosmarino e il Timo.
Raccomandiamo di acquistare ogni cosa presso il proprio erborista di fiducia, che possa spiegarvi nel dettaglio i pro e i contro di questi rimedi.
Se invece il vostro problema è quello di non riuscire a rilassarvi e a dormire, ecco alcune sostanze che abbiamo già incontrato in precedenza e altri rimedi che possono conciliare il vostro sonno e aiutarvi a riposare:
Biancospino: efficace nel combattere gli stati ansiosi grazie alla blanda azione sedativa sull’eccitabilità del sistema nervoso e sul battito cardiaco. Si ritiene che sia in grado di deprimere la sensazione di angoscia, di vertigini e combattere l’insonnia.
Iberico: possiede un’azione antidepressiva e sedativa grazie all’inibizione di determinati neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale e all’aumento della secrezione notturna di melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia.
Passiflora: viene attribuita un’azione depressiva sul sistema nervoso autonomo (motilità intestinale, frequenza cardiaca, ecc) e un effetto ansiolitico simile all’azione delle benzodiazepine, risulta perciò particolarmente utile nelle forme d’ansia già in trattamento con psicofarmaci.
Valeriana: vengono attribuite proprietà sedative sul sistema nervoso centrale, ipnoinducenti (che favoriscono il sonno) e spasmolitiche. Queste attività risulterebbero imputabili al potenziamento di particolari meccanismi di trasmissione nervosa, attraverso l’aumento della disponibilità di un neurotrasmettitore, l’acido gamma-amino-butirrico (GABA), che ha effetto deprimente sul sistema nervoso centrale, anche se alcuni studi hanno indicato che il meccanismo d’azione potrebbe essere molto più complesso e coinvolgere altri sistemi neuronali.
Melissa: è considerato un blando sedativo per aiutare il sonno e uno stomachico.
Tiglio: cura le sindromi ansiose, insonnia, ipertensione arteriosa, palpitazioni e tachicardia.
Camomilla: ha proprietà antispasmodiche, antinevralgiche, sedative e antiinfiammatorie.
si può combattere l’ insonnia sorseggiando una tisana a base di tiglio, avena o camomilla.
Per finire ecco un bagno distensivo: si tratta di un mix di erbe dall’effetto rilassante che vanno utilizzate nell’acqua della vasca. Gli ingredienti da miscelare: fiori di lavanda, sommità di timo, foglie di melissa, di rosmarino, menta e salvia.
Tutte le piante vanno messe in una bacinella su cui si versa dell’acqua bollente. Dopo 15 minuti filtrate e versate nell’acqua della vasca da bagno.
Immergetevi e annusate con tutta l’aria che avete nei polmoni l’odore delle erbe. Chiudete gli occhi e cercate almeno per dieci minuti di lasciar fuori dalla porta tutto il resto del mondo. Dopo questo bagno rilassante il respiro sarà regolare e la preoccupazione dell’esame vi sembrerà un po’ più leggera.