Per quali motivi la dieta proteica è una delle più diffuse tra chi ha intenzione di perdere peso? A detta di chi l’ha provata, questa dieta attacca direttamente il grasso superfluo accumulato, non comporta dispersione di liquidi e non compromette la massa magra. Poiché si basa sul consumo di cibi proteici (formaggi magri, uova, carne, pesce) la dieta proteica non intacca i muscoli, e i tessuti restano elastici e tonici.
Le proteine vengono assimilate dall’organismo utilizzando molta energia, e la maggior parte di esse viene bruciata subito dopo essere stata consumata. Al contrario dei grassi, il cui 3% soltanto viene bruciato immediatamente, mentre il resto tende ad accumularsi nelle zone critiche che tutti conosciamo (pancia, glutei, cosce).
Con questo regime dietetico i risultati sono visibili già dopo tempo, ma è consigliabile non protrarla per più di una settimana, in quanto si corre il rischio di affaticare i reni. Le proteine lasciano un senso durevole di sazietà, per questo dopo un pasto proteico si resta sazi a lungo senza provare fame per molte ore. La dieta proteica prevede l’eliminazione o il minor consumo possibile di zucchero. Nella dieta proteica si possono consumare varie tipologie di pesci e molluschi, che contengono grassi insaturi (omega 3) ottimi per la prevenzione delle malattie cardio-vascolari. Per la carne, meglio prediligere quella magra: pollo, manzo magro, prosciutto non grasso. Anche il latte e i derivati contengono un elevata quantità di proteine: yogurt magro o naturale, latte scremato, albume d’uovo.
Tra i vegetali si raccomandano i funghi, i piselli, il prezzemolo, le alghe, il tarassaco, i broccoli, l’aglio. Sono ricchi di proteine anche i frutti oleosi come il sesamo, i pistacchi, le mandorle, le arachidi. Una delle diete proteiche più seguite è la Dukan, che si basa sul consumo di alimenti proteici ed eliminazione dei carboidrati. Come ogni regime ipocalorico, anche la dieta proteica necessita di equilibrio e costanza. Assumere una quantità troppo elevata di proteine (senza seguire uno schema fornito dal medico) può avere conseguenze dannose per l’organismo, in primis per il fegato.