Come riconoscere un attacco di cefalea a grappolo? Questa forma si manifesta sempre con gli stessi sintomi, e ricompare ciclicamente.
Caratteristiche della cefalea a grappolo
Il “grappolo” è la fase cruciale in cui gli attacchi si ripetono uno dietro l’altro, senza tregua. Può durare anche varie settimane per poi scomparire anche per diversi anni. In genere questa cefalea è episodica e a differenza dell’emicrania colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne. Quando gli attacchi si ripetono anche più volte al mese si parla di cefalea a grappolo “cronica”, che riguarda circa il 20% dei casi e che è la forma più seria di questa patologia.
In questo tipo di cefalea il dolore è localizzato in un solo lato della testa, più precisamente nella zona degli occhi e delle tempie, ed è piuttosto forte. Gli attacchi giornalieri possono arrivare anche a tre, ognuno di essi può durare anche tanto, dai 15 ai 180 minuti. Nella maggior parte dei casi il dolore si ripresenta sempre nello stesso momento della giornata, spesso anche di notte. Gli attacchi arrivano senza alcun preavviso e altrettanto velocemente tendono a scomparire. Per questo i comuni analgesici sono assolutamente inefficaci.
Sintomi e cause scatenanti
Tra i sintomi che in genere accompagnano un attacco di cefalea a grappolo vi sono: lacrimazione e bruciore agli occhi, perdita di muco dal naso, senso di agitazione, iperemia, abbassamento della palpebra, arrossamento della zona in cui si localizza il dolore, senso di nausea, fastidio verso la luce e i suoni, sudorazione della fronte. Le cause di questo problema restano ancora sconosciute, ma sono stati individuati alcuni fattori che favoriscono la comparsa degli attacchi, e cioè: il consumo di alcol, lo stress, il fumo, il cambiamento del ritmo sonno/veglia.
Zolmitriptan in spray
Questo farmaco, già conosciuto e utilizzato per gli attacchi di emicrania, è ora disponibile sotto forma di spray nasale da utilizzarsi anche in caso di cefalea a grappolo. Lo zolmitriptan appartiene alla famiglia dei triptani, ed un recente studio scientifico ne ha dimostrato l’efficacia contro questo tipo di mal di testa in tempi rapidi rispetto agli analgesici tradizionali.
Altri farmaci
Gli analgesici comuni non fanno effetto in caso di cefalea a grappolo sia perché gli attacchi sono fulminei, sia perché sono molto intensi. Ecco alcuni trattamenti in commercio per la cura di tale disturbo.
• 1) L’ossigeno: questo rimedio è utile in caso di attacchi di lieve e media intensità, non ha alcun effetto collaterale;
• 2) I triptani: abbiamo già accennato allo spray nasale. Come alternativa valida c’è l’iniezione sottocutanea a base di sumatriptan;
• 3) Il verapamil: questo farmaco, indicato per la cefalea a grappolo può provocare brachicardia o aritmia, quindi si consiglia un elettrocardiogramma prima di procedere all’assunzione;
• 4) Il litio carbonato: va bene soprattutto durante le fasi croniche della malattia. Sconsigliato assolutamente alle persone incinta, ipertese, con problemi alla tiroide e ai reni, o con insufficienza cardiaca;
• 5) L’indometacina: è un antinfiammatorio che si utilizza in caso di emicrania, ma va bene anche per curare la cefalea a grappolo.