“Da lunedì comincio la dieta”, “da domani mi dedico alla lettura e spengo la tv”, “devo fare un po’ di attività fisica ogni giorno”, ecc. Sono sempre tanti i propositi che vorremmo mantenere, ma che poi si dileguano senza realizzarsi. Eppure dall’America arriva una notizia confortante: bastano soltanto ventuno giorni per sradicare una vecchia abitudine e costruirne una nuova che ci faccia stare meglio. Ne è convinto l’ideatore del metodo, Maxwell Maltz, un chirurgo statunitense che ha scritto un libro sull’argomento, edito da Astrolabio, intitolato “Psicocibernetica” (13,50 euro).
Lo studioso ha condotto una serie di ricerche approdando al risultato che questo è il tempo necessario a radicare una nuova abitudine. Si parte dall’intenzione (o sankalpa): “voglio dedicarmi ad uno sport due volte alla settimana”, “voglio eliminare i cibi grassi”, che è fondamentale per portare a buon fine il percorso. Ripetendo questo proponimento ogni giorno e più volte al giorno, il cervello memorizza stabilendo neuroconnessioni e sinapsi. Proprio attraverso questi meccanismi si radicano abitudini e se ne incrementano altre.
Tale principio, che oggi la scienza moderna riconosce, in realtà è già diffuso da tanto tempo nel mondo dello yoga. Cosa serve per rafforzare una sana abitudine? Innanzitutto la costanza. E chi pratica yoga sa cosa significa, dato che la pratica yoga e gli allenamenti richiedono tempo e sacrificio. Proprio lo yoga, sbloccando i canali energetici e agendo sul sistema nervoso centrale, aiuta ad attuare una trasformazione psico-fisica. Per portare a termine gli obiettivi previsti, Maltz consiglia di tenere un diario sul quale annotare i vari cambiamenti.
Sulla prima pagina si pone in risalto l’obiettivo, la lista dei motivi per i quali vale la pena di raggiungerlo, la strategia per il suo raggiungimento. Poi è importante annotare ogni emozione (positiva o negativa) che si prova durante i giorni del cambiamento. Scrivere a se stessi è un modo per rafforzare la propria autostima.
Quando un piccolo traguardo intermedio è stato raggiunto, premiati con una ricompensa, pensa positivo e impegnati per il traguardo finale. E se durante il percorso c’è qualche scivolone, non preoccuparti e anzi impara a fare tesoro delle “cadute”. Qualcuno mi ha chiesto se questo metodo può funzionare anche per smettere di fumare. Chissà…