Conosci la Dieta a Zona? Hai mai sentito parlare di questo regime dietetico elaborato dal biochimico americano Barry Sears? E’ il 1995, quando la dieta a zona viene ideata e diffusa trovando sostenitori in tutto il mondo. L’ideatore Sears, convinto dell’efficacia della dieta a zona, racchiude i suoi principi in un libro intitolato in italiano “Come raggiungere la Zona”.
Ma che cos’è precisamente la Zona? Secondo Sears, la Zona è uno stato metabolico particolare nel quale l’organismo dimostra la sua maggiore efficienza, e che bisogna raggiungere per entrare in uno stato psico-fisico ottimale. Il biochimico statunitense parte dal presupposto che il cibo è come un medicinale che può aiutarci a stare meglio dal punto di vista sia fisico che psichico, ovviamente tenendo sotto controllo i dosaggi assunti. Oltre al dimagrimento, chi decide di seguire la dieta a zona raggiunge altri obiettivi: una maggiore tonicità dei muscoli, concentrazione e lucidità mentale, efficienza cerebrale, fluidità del sangue, resistenza ai virus e batteri, qualità migliore del sonno e dell’umore.
La dieta a zona agisce, in particolare, sul controllo di un gruppo specifico di ormoni, gli eiconosaidi, e sulla produzione di insulina, la sostanza che trasforma i carboidrati in grasso adiposo. La dieta a zona funziona tramite veri e propri calcoli matematici, dai quali si ricava la formula specifica: 40-30-30.
E cioè: prima di tutto si calcolano le proteine necessarie (in base alla massa magra dell’individuo e al suo livello di attività), poi si passa a calcolare la quantità di carboidrati, per scongiurare un picco di insulina. Il rapporto tra proteine e carboidrati deve essere compreso tra 0,6 e 0,8 (il livello ottimale è 0,75). I grassi vengono stimati nella percentuale del 30%. Il risultato di questi calcoli è stato fortemente criticato da alcuni esperti nutrizionisti, poiché si ottiene una dieta eccessivamente ipocalorica (come tale non salutare né efficace).
Per assumere la giusta quantità di proteine, carboidrati e grassi Sears ipotizza due sistemi: il sistema del palmo della mano e il sistema dei blocchetti. Il primo sistema si basa sulla regola che durante il pranzo bisogna consumare tante proteine (contenute nella carne o nel pesce) nella misura del palmo della propria mano, ad esclusione delle dita. Il resto del piatto deve essere composto da verdure. Quindi, il metro per misurare la quantità dei cibi consiste in un pugno! Il secondo sistema si basa su calcoli matematici ben precisi.
Dopo aver suddiviso i macronutrienti in tre blocchetti secondo la formula 40-30-30, occorre calcolare l’indice di massa magra e il livello di attività fisica praticata ogni giorno. Chi desidera entrare nella “Zona”deve prima di tutto calcolare la propria percentuale di grasso e poi attuare la sottrazione del peso: si ottiene così l’indice di massa magra. Su questa base si calcola la “quota proteica” tenendo conto dei c.d. “indici di attività fisica”. Alcune varianti della dieta a zona originale, come la “Zona italiana”, sono troppo complicate nei calcoli e non tengono conto della variabilità individuale e dei cibi.
Vuoi capire meglio come funziona la dieta a zona attraverso qualche Esempio di Menù da seguire ogni giorno? In base al sistema dei blocchetti (che si basa sul calcolo della percentuale della massa magra e dell’attività fisica praticata quotidianamente) puoi elaborare il tuo Programma specifico. La colazione prevede due blocchi, gli spuntini 1 blocco, il pranzo 3-4 blocchi, la cena altrettanti 3-4 blocchi. In base ai blocchi presenti nel Programma, puoi organizzare il Menù giornaliero della Dieta a Zona.
Colazione (da due blocchi): 4 frollini bilanciati (un blocco completo); 200 gr di latte parzialmente scremato (un blocco completo), tè o caffè (non conteggiati). A scelta, esiste anche la variante salata della colazione (con pane integrale, prosciutto e formaggio).
Pranzo (da tre blocchi): una frittata al forno con due albumi, un uovo, 250 gr di ravanelli, 20 gr di parmigiano grattugiato, 320 gr di zucchine, un bicchiere di vino, albicocche (30 gr).
Spuntini (da un blocco): crackers e barrette “EnerZona”, 4 frollini EnerZona a vari gusti (yogurt, caramello, arancia, ecc.), chips di soia.
Cena (da 4 blocchi): 300 gr di pomodori in insalata, 280 gr di fiocchi di latte, 20 gr di pane integrale, due kiwi.