Ciao a tutti, siete tra quelli che spesso hanno disturbi allo stomaco, con la presenza di sintomi fastidiosi come crampi e diarrea? In America il 20% degli adulti ha problemi di questo tipo, riconducibili il più delle volte alla “sindrome del colon irritabile”, un disturbo che, se si cronicizza, può anche essere invalidante e condizionare le attività quotidiane. In genere le persone che soffrono di tale disturbo (in prevalenza donne) hanno un intestino crasso o un colon sensibile sia allo stress che a particolari alimenti.
Nei soggetti colpiti dalla sindrome del colon irritabile il movimento dell’intestino si manifesta con spasmi muscolari o è del tutto assente. I sintomi del colon irritabile sono diversi da persona a persona, ma in genere consistono in nausea, sensazione generale di disagio e costipazione, dolore addominale.
Molte persone hanno problemi nella defecazione, che di solito è più difficile perché le feci sono piuttosto dure. Altri invece soffrono di diarrea, le feci sono liquide e acquose, alternandosi a periodi in cui sono più consistenti.
Generalmente i sintomi del colon irritabile tendono a migliorare con il tempo e con la corretta alimentazione, ma può anche verificarsi un peggioramento per una serie di cause: 1) accumulo di gas all’interno del colon; 2) pasti troppo abbondanti; 3) assunzione di bevande contenenti caffeina; 4) assunzione di medicinali; 5) consumo di orzo, grano, segale, latte, derivati di alcol, cioccolata; 6) situazioni di stress e turbamento emotivo.
Pare che nelle donne che soffrono di sindrome del colon irritabile i sintomi tendono a peggiorare durante il ciclo mestruale, a causa dell’incidenza degli ormoni riproduttivi. In caso di febbre, presenza di sangue nelle feci, dolore acuto e persistente, perdita di peso, è il caso di rivolgersi ad un medico specialista perché non sono sintomi riconducibili al colon irritabile, bensì ad altri tipi di infiammazione o, in casi rari, ad un tumore. Per identificare con certezza la sindrome del colon irritabile si effettuano alcuni esami di laboratorio: radiografie, esami del sangue, analisi delle feci.
Di regola il medico prescrive una colonscopia per esaminare la situazione del colon all’interno. Il medico ha dei parametri specifici di riferimento per effettuare una corretta diagnosi: durata ed intensità del dolore allo stomaco, il dolore in rapporto alla defecazione, frequenza e consistenza della defecazione nell’arco di dodici mesi.
Come prevenire la sindrome del colon irritabile? Una delle principali cause di tale disturbo è lo stress, che può provocare degli spasmi all’interno del colon. E’ consigliabile evitare situazioni stressanti per evitare la fastidiosa sensazione delle “farfalle nello stomaco”, gestire le emozioni spiacevoli senza farsi coinvolgere più di tanto, cercare di scaricare le tensioni dedicandosi ad attività piacevoli e hobby. A tale scopo può essere utile frequentare un corso di yoga o altre tecniche di rilassamento e dedicare il giusto tempo al riposo.
I farmaci possono essere utili nella cura della sindrome del colon irritabile, ma anche per l’assunzione di integratori e lassativi da banco è meglio sempre consultare preventivamente il medico.