Amiche, siete tra quelle che vorrebbero aumentare il seno per averlo più grande e prosperoso? Avete mai pensato di ricorrere alla mastoplastica additiva? Ne avete sentito parlare? La mastoplastica additiva è un’operazione di chirurgia estetica che permette di aumentare il volume del seno. E’ però consigliabile non superare la coppa C, che corrisponde ad un seno pieno ma non eccessivo.
I seni troppo voluminosi sono anche più pesanti e possono “cadere” prima del tempo. Come tutte le operazioni chirurgiche estetiche, la mastoplastica additiva va affrontato soltanto se si versa in ottime condizioni di salute.
Durante la visita per aumentare il seno, bisogna esporre al chirurgo tutti i fatti relativi al proprio stato di salute (la c.d. anamnesi), e chiedere a lui tutte le informazioni circa l’operazione, la convalescenza e i problemi che possono insorgere dopo. La mastoplastica additiva è un intervento e, come tale, comporta dolore e fastidio, quindi comporta una vera e propria convalescenza.
E’ importante uscire dall’incontro con lo specialista convinte di essere state ascoltate attentamente e di avere ottenuto tutte le spiegazioni richieste. L’intervento può dare luogo ad effetti indesiderati. Si può verificare il cosiddetto “incapsulamento”, che avviene quando l’organismo riconosce le protese come corpi estranei e le attacca, rivestendole di tessuto fibroso. Nel momento in cui avviene questa reazione bisogna rimuovere le protesi e collocarle sotto il muscolo pettorale (se non è stato già fatto).
Nel nostro Paese ci si può sottoporre all’intervento di mastoplastica additiva solo dopo aver compiuto diciotto anni. Questa limitazione, in vigore dal luglio 2012, nasce dall’esigenza di garantire che tale intervento venga praticato in condizioni di piena consapevolezza e maturità, per evitare pentimenti futuri.
Dopo alcuni anni dal primo intervento può essere necessaria una “mastopessi”, che sarebbe un rimodellamento del seno che tende ad abbassarsi con l’età. E’ importante chiarire fin da subito chi pagherà questi ulteriori interventi (se sono a carico dello specialista o del paziente).
L’intervento per aumentare il seno iene effettuato in anestesia generale, di solito richiede il ricovero di una notte. Le protesi che si applicano sono in gel di silicone e possono essere anatomiche o tonde, la dimensione varia a seconda delle richieste soggettive. In genere, già dopo trenta giorni le cicatrici scompaiono, anche se nonostante tutte le accortezze, ci sono persone che per costituzione sviluppano cicatrici, mentre altre no.
E’ vietato farsi operare per piacere a qualcuno o per avvicinarsi ad un modello di donna dello spettacolo. Devono esserci motivazioni profonde che spingono la persona a ricorrere alla mastoplastica additiva (per esempio, una mancata corrispondenza tra l’immagine della persona e il suo reale aspetto fisico), perché è fondamentale non pentirsi dopo di ciò che si è fatto.
Altra raccomandazione importante da seguire prima di sottoporsi all’intervento per aumentare il seno è di chiedere al chirurgo come si chiama l’azienda che ha prodotto le protesi. Non è il caso di affidarsi a piccoli produttori improvvisati o poco noti in questo campo. Le protesi devono essere sicure e affidabili per evitare spiacevoli rotture (vedi lo scandalo delle Pip, le protesi francesi a rischio rottura cinque volte in più delle altre).