Minaccia d’Aborto e Aborto Spontaneo
Care amiche, oggi vorrei parlarvi di un aspetto piuttosto doloroso della gravidanza, una complicazione purtroppo molto frequente che può intervenire durante i nove mesi di gestazione: l’aborto spontaneo. Prima di arrivare al parto la gravidanza attraversa diverse fasi, durante le quali possono insorgere difficoltà di varia entità, che devono essere superate. I primi tre mesi vanno vissuti con attenzione, perché sono i più delicati. La maggior parte degli aborti spontanei (circa l’85%) si verifica proprio in questo periodo, quando la gravidanza è ancora in uno stato precario.
Minaccia d’Aborto e Aborto Spontaneo:
La minaccia di aborto si manifesta, invece, con perdite di sangue, cui si associano spesso fitte e contrazioni dolorose localizzate nell’utero. Non tutte le minacce di aborto si concretizzano in aborti spontanei veri e propri (per fortuna), ma sono segnali che non devono essere trascurati. Quali sono le cause principali che provocano un aborto spontaneo?
Minaccia d’Aborto e Aborto Spontaneo: Eccole in sintesi:
1) Malformazioni dell’utero: può trattarsi di ipoplasia (utero troppo piccolo), oppure della presenza di una divisione di una parte della cavità dall’altra (utero setto). Questo tipo di malformazione è congenita;
2) Incontinenza cervicale: il collo dell’utero tende ad aprirsi prima che la gravidanza finisca. Sia le malformazioni all’utero che l’incontinenza cervicale possono essere risolte ricorrendo ad un intervento chirurgico;
3) Rifiuto dell’ovulo da parte dell’organismo: può accadere che il corpo metta in atto una reazione, una sorta di rigetto nei confronti dell’ovulo fecondato, che finisce così per essere espulso (come succede spesso in caso di trapianto degli organi);
4) Diabete della futura mamma: nelle donne che soffrono di tale patologia il rischio di un aborto spontaneo aumenta del 30% circa. In alcuni casi la patologia si presenta senza sintomi o disturbi particolari, ma non per questo è meno pericoloso, perché può comunque intaccare la formazione delle cellule embrionali e provocare un aborto spontaneo;
5) Presenza di un malattia infettiva: se la futura mamma contrae una patologia provocata da un virus nelle prime settimane di gestazione, potrebbe verificarsi un aborto spontaneo. Il virus, infatti, è in grado di danneggiare le cellule embrionali che si sono appena formate. Può essere utile la vaccinazione preventiva per la rosolia, la varicella ed altre malattie simili;
6) Carenza ormonale: se vi è uno squilibrio ormonale dovuto ad una produzione insufficiente di progesterone da parte del corpo luteo o ad un funzionamento non corretto della tiroide, le possibilità di un aborto spontaneo aumentano notevolmente. Per evitare conseguenze dannose può essere utile sottoporsi ad una cura specifica prescritta dal ginecologo. Cosa fare invece in caso di minaccia d’aborto? Oltre ad affidarsi ad uno specialista per individuare i farmaci più adatti, è utile osservare un periodo più o meno lungo di assoluto riposo.