Hai notato di avere perdite vaginali bianche nei giorni che precedono il ciclo mestruale? Non preoccuparti, perché avere perdite biancastre prima del ciclo è assolutamente normale, e nella maggior parte dei casi non significano una gravidanza. Le perdite bianche servono a mantenere l’ambiente vaginale sempre umido e al sicuro da attacchi esterni. In queste cambiano di consistenza soltanto durante l’ovulazione, diventando filamentose e dense, come un muco.
Quando invece le perdite bianche vaginali sono la spia di qualcosa che non va? Se noti che le perdite ti provocano fastidio, prurito, dolore e d emanano un cattivo odore, molto probabilmente si tratta di un’infezione in atto. Potrebbe essere una vaginite batterica provocata da un’infiammazione, oppure un’infezione di lievito, che causa irritazione e prurito abbastanza intenso.
In genere i sintomi che accompagnano la fuoriuscita di perdite bianche sono diverse: oltre all’infiammazione della zona vaginale, potrebbero comparire anche mal di testa e crampi, problemi ad avere rapporti sessuali, perdite di colore giallastro con sangue. Come ti dicevo, le perdite vaginali biancastre in prossimità del ciclo sono normali, quindi nessun problema.
Nel caso in cui ci si accorga che le perdite sono anormali per consistenza e altre manifestazioni è necessario consultare il ginecologo. Per evitare perdite legate ad infezioni batteriche ti consiglio di fare attenzione alla biancheria intima, scegliendo capi in cotone purissimo e non sintetici, e di curare quotidianamente l’igiene intima, soprattutto se si hanno frequenti rapporti sessuali e si utilizza il preservativo come metodo di contraccezione.
Ci sono rimedi naturali adatti a curare le perdite bianche, alcune erbe sono particolarmente efficaci e del tutto priva di controindicazioni: il Racemosus, l’Amalaki, il Symplocus, la Askoka. Le trovate in erboristeria, si tratta di veri e propri disinfettanti vaginali naturali. Meglio evitare invece l’uso di detergenti troppo aggressivi, schiumosi o profumati, perché intaccano il Ph vaginale rendendo questa parte del corpo più sensibile ad attacchi batterici esterni.