Ti incuriosisce conoscere i principi alla base della “Dieta Metabolica”? Ideata da un medico canadese di origine italiana, il dottor Mauro di Pasquale: la dieta metabolica è, secondo alcuni recenti studi scientifici, parecchio efficace.
Per comprendere meglio come funziona la Dieta Metabolica, può servire un paragone.
Se pensiamo al nostro corpo come una macchina, questa è in grado di funzionare utilizzando sia la benzina (che sono i carboidrati), sia il metano (i grassi). In genere noi siamo abituati ad utilizzare soprattutto la benzina per la nostra macchina, mentre il metano resta depositato nel serbatoio. Cioè, consumiamo molti più carboidrati che grassi.
Dieta Metabolica:
Dovremmo invece utilizzare molto metano (grassi) e poca benzina (carboidrati), in modo che la macchina possa attingere dal serbatoio svuotandolo progressivamente del metano. In questo modo possiamo ridurre le calorie in eccesso e ottenere il dimagrimento. La benzina (in quantità moderata) serve alla macchina, così come una quota di carboidrati minima è necessaria al nostro organismo. La quota però varia da individuo a individuo, e deve essere stabilita in base al motore della macchina e alle sue prestazioni (la fase di valutazione iniziale è quindi fondamentale prima di cominciare la Dieta Metabolica vera e propria).
La prima fase della dieta metabolica consiste nell’individuare la quota ottimale di carboidrati che serve all’organismo per funzionare correttamente, e dura circa quattro settimane. Il Programma Alimentare prevede 12 giorni di scarico (molti grassi e pochi carboidrati), e due giorni di ricarica (nei quali si consumano molti carboidrati). A causa della riduzione di glucidi nell’alimentazione, in questa prima fase potrebbero manifestarsi effetti collaterali come cefalea, nausea, stanchezza in generale.
Con questo programma alimentare l’organismo si abitua a bruciare i grassi per ricavare l’energia necessaria. Dopo qualche giorno di prova con un graduale aumento dei glucidi, si arriva ad individuare la quantità ottimale di carboidrati. A questo punto si può passare alla Seconda fase. Ora l’organismo è capace di bruciare i grassi, ma per continuare a fare questo bisogna seguire cinque giorni di scarico seguiti da altri due giorni di ricarica. La ripartizione calorica sperimentata nella fase di prova va mantenuta sia nella fase di scarico che in quella di carico.
Ma la Dieta Metabolica è realmente efficace? C’è chi ritiene che i principi alla base di questo regime dietetico siano sbagliati, anzi irrazionali. Secondo alcuni nutrizionisti, il glucosio è essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale, e l’apporto giornaliero del glucosio dovrebbe essere di 180 grammi, molto di più di quello che la Dieta Metabolica stabilisce.
I carboidrati forniscono un apporto energetico maggiore rispetto ai grassi, e questo è verificabile soprattutto quando si deve affrontare una gara sportiva. La Dieta Metabolica invece consente il consumo di alimenti che contengono grassi saturi (formaggi, burro, salsiccia, pancetta affumicata, maionese, uova, ecc.), che secondo altri nutrizionisti aumenterebbero il rischio di aterosclerosi e tumori. C’è chi consiglia qualche adattamento alla Dieta metabolica tradizionale di Mauro di Pasquale, apportando una riduzione della quantità dei carboidrati, anziché la loro completa abolizione. Questo eviterebbe l’insorgere di fastidiosi effetti collaterali dovuti agli sbalzi ormonali ed insulinici.