In Occidente la riflessologia auricolare (o auricoloterapia) è stata introdotta al medico francese Paul Nogier, che ha individuato per primo la corrispondenza tra i punti auricolari e i vari organi del corpo. Le ricerche di Nogier hanno portato ad una mappatura del padiglione auricolare, la cui forma è simile ad un feto umano con la testa in giù.
Le due immagini sovrapposte rilevano le seguenti corrispondenze: gli organi dell’addome e del torace sono posizionati nella conca dell’orecchio; la testa e la faccia si trovano verso il lobo dell’orecchio; le braccia, le gambe e la colonna vertebrale si collocano nelle parti sporgenti dell’orecchio, denominate elice e antelice. Già nell’800 alcuni medici erano soliti curare alcuni disturbi e malattie tramite la stimolazione di punti precisi dell’orecchio.
Pare che lo stesso Ippocrate abbia utilizzato questa pratica tra il V ed il IV secolo a.C. La stimolazione dell’orecchio è un metodo di medicina alternativa che riporta equilibrio nell’organismo e allevia disturbi di vario genere, da quelli acuti e cronici (torcicollo, lombalgia), ai dolori mestruali, nevralgie e disturbi psicosomatici derivanti dallo stress. Il padiglione auricolare è attraversato da terminazioni nervose collegate al cervello. Nello specifico, si individuano il nervo trigemino, il nervo vago e il plesso cervicale.
Ogni punto del padiglione, quindi, corrisponde ad un organo o plesso neuro-vascolare: con la stimolazione dei punti doloranti è possibile risanare gradualmente lo squilibrio a carico dell’organo o apparato corrispondente. L’auricoloterapia può influire in maniera positiva su funzioni vitali quali la fame, il respiro, il ritmo sonno-veglia e il tono dell’umore.
I benefici di questo metodo sono abbastanza rapidi: è possibile ricorrere alla riflessologia auricolare anche per alleviare crisi di dolore acuto. Non vi sono effetti collaterali, solo che durante il trattamento potrebbe avvertirsi un leggero fastidio o un lieve dolore. In genere una seduta di riflessologia auricolare ha la durata di 20 o 30 minuti.
La durata può dipendere dalla gravità o serietà del disturbo, dalla risposta del paziente alle stimolazioni, dal metodo specifico che si utilizza. L’auricoloterapia è sconsigliata in alcuni casi: durante la gravidanza; in caso di lesioni all’orecchio o malattie infiammatorie; se si sta seguendo una terapia a base di antibiotici. La riflessologia auricolare può essere esercitata con metodi diversi: la moxibustione, l’agopuntura, la pressione, il massaggio, l’elettrostimolazione, i cerotti, gli aghi a semipermanenza, le microsfere magnetiche.
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