Nonostante la nuova consapevolezza che si è venuta creando attorno alla pericolosità dell’ amianto, ancora numerosissimi sono gli edifici in Italia che incorporano nella struttura o nelle coperture il famoso Eternit, la miscela di cemento ed amianto usato per una infinità di scopi diversi.
Per chi non lo sapesse, l’ amianto è rintracciabile non solo nella classica forma di coperture industriali ondulate e di pensiline, ma anche in molte strutture murarie, soprattutto degli edifici più risalenti nel tempo, come isolante di tubazioni e riempimento ignifugo.
Anche le abitazioni private, quindi, sono a rischio di contaminazione da amianto. Per la salute degli ambienti contaminati le soluzioni attualmente percorribili sono sostanzialmente due:
la rimozione del materiale, che rimane la soluzione consigliata perchè elimina in radice il problema; e l’incapsulamento, ossia un trattamento di isolamento e messa in sicurezza in loco del materiale, che può essere effettuato in casi in cui la rimozione si dimostri eccessivamente dispendiosa in termini sia monetari che di rischi per la salute degli operatori.
E’ importante osservare che la rimozione dell’ amianto, che come accennato è la soluzione comunque preferibile, in quanto risolutiva del problema, deve essere svolta da tecnici qualificati e con cautele specifiche: per spiegare meglio il concetto, basterà riportare un recente caso avvenuto in provincia di Firenze, a Rignano sull’ Arno, in cui l’ intervento di bonifica amianto relativo alla copertura industriale di un capannone che sorgeva accanto ad un asilo, è stato effettuato in orario scolastico, e senza avvertire i dirigenti dell’ istituto. Risultato: i bambini sono stati esposti ai potenziali effetti nocivi causati dalla rimozione dell’ amianto.
Importante ricordare, in margine alle osservazioni sulla rimozione dell’ amianto, che tale operazione è non solo importante per la salute e per il benessere delle persone, ma anche agevolata dallo Stato.
L’ installazione di impianti fotovoltaici, infatti, beneficia, oltre che degli incentivi statali erogati dal G.S.E. (Gestore del Servizio Elettrico), di un 5% in più nel caso in cui l’ impianto dei pannelli fotovoltaici avvenga con contestuale rimozione della copertura in amianto.