Negli stati membri dell’Unione Europea, ad eccezione della Gran Bretagna, il fitoterapeuta non è una figura professionale riconosciuta a livello legale, e la fitoterapia non è una branca della biomedicina.
La fitoterapia è considerata una medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciute e utilizzate anche dalla medicina scientifica tradizionale.
L’omeopatia (termine che deriva dal greco ὅμοιος, simile, e πÜθος, sofferenza) è un metodo terapeutico alternativo, i cui principi teorici sono stati formulati dal medico tedesco Samuel Hahnemann verso la fine del XVIII secolo.
Alla base dell’omeopatia vi è il cosiddetto principio di similitudine del farmaco (“simili a similibus curantur”), concetto privo di conferme scientifiche enunciato dallo stesso Hahnemann, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia sarebbe dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Tale sostanza, detta anche “principio omeopatico”, una volta individuata, viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita; la misura della diluizione è definita dagli omeopati “potenza”.
Non esistono allo stato attuale sperimentazioni rigorose che consentano di affermare che l’omeopatia abbia una qualche efficacia non spiegabile con l’effetto placebo. Ciò nonostante la medicina omeopatica trova largo seguito in molti paesi europei e, laddove non siano già stati approvati (come in Francia), esistono diversi disegni di legge che prevedono la distribuzione assistita di questi farmaci da parte del servizio sanitario nazionale.
Fonte Antiaging Club