Come utilizzare la canfora
La canfora è conosciuta e utilizzata come un efficace regolatore cardiaco, poiché stabilizza la pressione sanguigna. Oggi la medicina tradizionale non la utilizza più come una volta, ma la medicina tradizionale cinese e quella ayurvedica continuano ad usare la canfora come rimedio valido per una serie di problemi e disturbi. Vediamo quali. La canfora è un ottimo disinfettante, perciò viene messa negli armadi contro gli insetti, i parassiti e le tarme.
Qualche decennio fa tale sostanza era utilizzata dalle donne come vermifugo, che la somministravano ai bimbi e ragazzi per eliminare i vermi intestinali. La canfora, inoltre, possiede proprietà lenitive, se utilizzata sotto forma di unguento. Poiché produce calore nei tessuti e a livello muscolare, è in grado di ridurre e alleviare reumatismi, dolori alle articolazioni, stanchezza muscolare. E’ efficace e utile in caso di traumi, e per riscaldare i muscoli durante l’attività sportiva invernale.
La canfora è ottima in caso di raffreddori, infiammazioni delle vie respiratorie e bronchiti. Attraverso i vapori, si ottiene la dilatazione di bronchi e narici. La canfora è un potente mucolitico, poiché aiuta ad espettorare il catarro formatosi, e quindi favorisce la scomparsa della tosse. Se spalmata sul petto dei bambini al di sopra dei due anni è un rimedio efficace per respirare meglio. Un altro utilizzo della canfora è sotto forma di olio essenziale. Bisogna però utilizzarne in dosi minime e tenerla lontana dai bambini.
Sei o sette gocce di olio essenziale diluite in 50 g di crema vanno spalmate sul viso prima di andare a letto e al mattino prima di lavarsi. Le proprietà antisettiche e vasodilatatrici della canfora assicurano una pulizia profonda dei pori della pelle, quindi è utile in caso di pelle acneica e tendenzialmente grassa. L’unguento di canfora è invece ottimo se applicato sulle punture di insetti, per le sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie.
Attenzione alla tossicità
In genere le tavolette di canfora che si trovano in commercio non sono pericolose, poiché la concentrazione di tale sostanza è così bassa da non poter essere tossica per l’organismo. Quindi tenere due o tre pastiglie di canfora vicino al viso o il petto per respirare meglio non provoca alcun problema.
Se però la canfora viene ingerita, è molto tossica e può anche essere letale. Inalare la canfora può essere molto pericoloso, ma soltanto se avviene in dosi massicce, perché entrando in circolo nel sangue avvelena l’organismo provocando danni al fegato e ai reni. I sintomi da avvelenamento sono: vomito, nausea, palpitazioni, agitazione eccessiva, convulsioni, allucinazioni, collasso.