Il colore turchese, che è una combinazione del verde e blu, esplica un’azione calmante e rinfrescante sul cuore e le emozioni. Le pietre turchesi risaltano in particolare sulle pelli scure.
La “turchese” è un minerale pregiato, il cui nome scientifico è fosfato idrato di alluminio e rame. Il colore varia dall’azzurro cielo a varie sfumature di verde blu; quanto più ferro è contenuto nella pietra, tanto più tende al verde. Gli esemplari autentici contengono minuscoli depositi cristallini visibili soltanto al microscopio.
Esistono molte turchesi false in vendita, macchiate o tinte. La vera turchese è porosa, non va pulita con sostanze chimiche, ma con acqua tiepida e sapone. L’Iran produce turchesi azzurro-chiaro senza venature o tracce verdi; si estraggono esemplari pregiati anche dalle miniere dell’Arizona, del Nuovo Messico, dell’Afghanistan e del Medio Oriente. Per migliaia di anni la Persia fu il principale produttore delle turchesi; già 5000 anni fa si estraeva la pietra dalle miniere del Sinai, in Egitto. In Messico era considerata una pietra degna soltanto degli dei. Nel sud-ovest degli Stati Uniti i Navajo ancora oggi compongono le turchesi in bei gioielli montati in argento.
La turchese accende il coraggio nel cuore e rafforza la consapevolezza delle varie forme di vita. Ha la proprietà terapeutica di tonificare l’organismo, alleviare le zone dei polmoni, del petto e della gola, stimolare il sistema immunitario. L’acquamarina invece è una varietà di berillo. Come indica il nome, ha il colore dell’acqua del mare.
Quanto più pura è la sfumatura azzurra, tanto più preziosa è la pietra. I cristalli esagonali dell’acquamarina, che si trovano nelle aspre rocce di granito, vengono talvolta trattati con il calore per intensificare il colore azzurro. Le pietre grezze invece somigliano alla tormalina. Il Brasile è il principale produttore di acquamarina, seguito dagli Stati Uniti, dallo Zambia, dal Mozambico e dal Pakistan, che pure producono esemplari pregiati.
Forse non sorprende che intorno all’acquamarina siano fiorite tante leggende e tanto folklore. Si diceva che questa pietra piacesse alle sirene, e i marinai se le portavano nei viaggi come amuleti. Era considerata tradizionalmente una pietra guardiana del matrimonio, e rimane tuttora un adeguato dono in occasione dell’anniversario delle nozze.
L’acquamarina solleva e dilata lo spirito, aiuta a pensare con lucidità. Si ritiene che stimoli la capacità di esprimersi e di affermarsi, specie nella sfera professionale scelta. Esplica una delicata azione purificante sulla mente e sul corpo, soprattutto stimolando le energie della tiroide, della milza, del fegato e dei reni. La si può mettere sulla gola per equilibrare le emozioni e aiutarle a manifestarsi verbalmente con lucidità. La meditazione con l’acquamarina instilla pace e serenità.