Chiunque abbia dei bimbi sa quanto siano frequenti raffreddori, tosse, naso chiuso e mal di gola. Se però si prolungano o si ripetono nel tempo è necessario intervenire, per evitare danni all’udito o altre spiacevoli conseguenze. Le cure termali hanno effetti terapeutici molto favorevoli in tutti questi casi, ma bisogna scegliere le acque più indicate per tali disturbi.
Quante volte, durante l’anno, avete notato che il vostro piccolo ha il naso chiuso e non respira bene? I raffreddori, è vero, sono frequenti nei bambini, ma comunque non vanno sottovalutati. Quando il naso si congestiona di muco, anche la ventilazione dell’orecchio viene compromessa, e l’ovattamento dell’udito che spesso si avverte può trasformarsi, nel tempo, in una vera e propria ipoacusia, oppure sfociare in una otite catarrale.
I bambini hanno il sistema immunitario non ancora maturo, e questo li rende più esposti alle malattie tipiche da raffreddamento. E’ sempre utile effettuare controlli periodici sull’udito, perché se questo non funziona come dovrebbe potrebbero insorgere conseguenze anche sul linguaggio e le facoltà cognitive.
Le terme si rivelano molto efficaci per la terapia delle malattie da raffreddamento. Per curare le più comuni patologie infantili dell’orecchio (otiti) e dell’apparato respiratorio (laringiti, faringiti, bronchiti, sinusiti) vanno bene le acque termali solfuro salsobromoiodiche. Queste acque, ricche di bromo, iodio e zolfo sciolgono le secrezioni e aumentano la resistenza delle mucose.
I metodi di cura termale sono facilmente eseguibili anche dai bimbi più piccoli: inalazione, aerosol e politzer crenoterapico sono in genere le cure più eseguite dai piccoli ospiti delle terme. Alcune terme si sono attrezzate per accogliere al meglio i piccoli ospiti, garantendo loro spazi adeguati per potersi curare divertendosi. Le terme di Sirmione, per esempio, hanno creato 40 postazioni per le inalazioni, colorate e divertenti, dove i bimbi possono sostare in sala d’attesa giocando tra loro.