Il Ministero della Salute dichiara di voler somministrare il vaccino contro l’influenza AH1N1 a circa 40 milioni di persone. I primi due vaccini autorizzati in Europa sono stati quelli prodotti dalle case farmaceutiche Novartis e GlaxoSmithKline: ma cosa contengono? E siamo davvero sicuri che non ci siano rischi per la nostra salute?
Mentre televisioni e giornali continuano a martellarci di informazioni (spesso anche ingigantite) sulla influenza suina che imperversa in Europa, c’è qualcuno che va oltre, concentrando l’attenzione sul contenuto dei vaccini che verranno messi a disposizione delle persone. Si tratta di Gary Matsumoto, un giornalista americano che ha lavorato anche per l’ABC, Fox News e per il Washington Post. Quali sono i contenuti dei vaccini autorizzati in Europa? Matsumoto fornisce informazioni inquietanti al riguardo. Si tratta del MF59 e dell’AS03, ottenuti dallo squalene, capace di provocare paralisi negli animali a cui viene iniettato. Sono disponibili una trentina di articoli scientifici che attestano questa capacità dello squalene, e in Inghilterra circa 900.000 persone hanno ricevuto un adiuvante tossico, prima che venisse ritirato dal mercato.
I risultati degli esperimenti condotti da Matsumoto sono stati pubblicati sull’American Journal of Pathology nel 2000. Lo squalene, iniettato nei ratti, ha prodotto infiammazione alle articolazioni, sviluppo di poliartrite ed erosione delle ossa e delle cartilagini. Pochi, in Italia, si stanno ponendo il problema della sicurezza dei vaccini, e l’Oms promuove l’utilizzo rassicurando i consumatori sulla sua sicurezza. Ma questa influenza non è certo peggiore delle precedenti, e molti potrebbero prenderla anche senza accorgersene.
C’è chi parlava di decine di migliaia di casi sulla base di semplici modelli matematici, ed invece adesso si rivedono le stime, visto che tali conti potrebbero essere assolutamente errati. Ma allora perché creare il panico tra la gente? Per alcuni si tratta di un tipico esempio di “invenzione delle malattie”, e non è la prima volta che accade. Nel 2005 l’Oms aveva previsto fino a sette milioni di morti per l’influenza aviaria. Ma forse un motivo per tutto questo esiste, e non è difficile intuirlo. Secondo una delle maggiori banche di affari del mondo, la vendita di farmaci contro l’influenza e di vaccini fa girare cifre astronomiche, oltre 10 miliardi di dollari. A questo punto, i conti tornano, ma nelle tasche di qualcuno…