Allarmanti i risultati di recenti studi scientifici
Gli esseri viventi stanno cambiando sesso. Questo è quanto emerge da un rapporto di 250 studi scientifici compiuti nelle più famose università del mondo.
Migliaia di specie animali, negli ultimi anni, hanno perso la loro mascolinità, manifestando forti tendenze all’ermafroditismo, una riduzione delle dimensioni degli organi di riproduzione e la presenza di ormoni estranei al loro genere.
Una sorta di generale “femminilizzazione”. Ma quale è la causa di queste strane mutazioni? Secondo gli scienziati è da rinvenirsi nelle sostanze chimiche presenti nell’acqua, nel terreno e nell’atmosfera. La diossina (di cui si sta parlando tanto negli ultimi giorni) è presente nell’ambiente, così come antiparassitari e pesticidi continuano ad essere usati in agricoltura, pur sapendo i danni che provocano all’organismo.
Tra i danni, anche quello di distruggere le normali funzioni ormonali, provocando alterazioni endocrine molto gravi. Ma ad essere colpiti non sono solo gli animali.
Gli scienziati americani hanno rilevato per esempio che le mamme che siano contaminate da composti chimici “ftalati” danno alla luce bambini con un pene più piccolo. Inoltre, nelle località in cui si riscontrano livelli più alti di diossina, nasce il doppio di femmine rispetto ai maschi.
Negli uomini sono diminuite le capacità riproduttive, rispetto agli ultimi anni. La quantità di sperma è calata di due terzi in 50 anni, e le prospettive non sono rosee. Ma “rosa”… si!