Wi-fi, cordless, bluetooth, cellulari. Sono realmente pericolosi per la nostra salute?
Con il termine “Wi-Fi” si indica una serie di dispositivi che si collegano ad Internet utilizzando reti locali (WLAN), quindi senza fili.
Si stima che entro il 2011 si venderanno circa 700 milioni di apparecchiature dotate di questo sistema. In Gran Bretagna, per esempio, il 70% delle scuole secondarie è coperto da reti “wireless”. Anche l’Italia si sta attrezzando.
Entro due anni Milano disporrà di una rete internet a banda larga senza fili, accessibile da almeno 4000 luoghi all’aperto.
In termini di pericolosità alla nostra salute le radiazioni emesse dal Wi-Fi sono paragonabili a quelle dei telefoni cellulari, cordless, baby monitor. I primi studi sui potenziali danni alla salute del Wi-Fi sono stati effettuati in Gran Bretagna, nel 2000.
Il Becta (British educational communications and technology agency) , organo addetto alla sorveglianza dei sistemi informatici nelle scuole britanniche, fece presente che gli addetti all’installazione di tali reti accusavano forti mal di testa alla fine della giornata di lavoro.
I risultati di tale ricerca sono stati pubblicati sul “Times Educational Supplement” solo sei anni dopo!
Gli studi e le ricerche sui danni dei telefoni cellulari sono invece più numerosi.
Il Regno Unito ha condotto una ricerca governativa sulla sicurezza della telefonia mobile, nella quale è stato affermato che il cellulare diventerà “la sigaretta del ventunesimo secolo”. Ma l’interpretazione dei risultati delle varie ricerche non è univoca. C’è ancora chi raccomanda massima cautela nel lanciare allarmismi inutili.
Le radiazioni: cosa producono nel nostro corpo?
Sempre secondo alcune ricerche recenti sull’argomento, le “radiofrequenze” possono interferire con la funzionalità delle cellule e degli organi. Inoltre- attraverso complicati meccanismi- le radiazioni producono un aumento dei radicali liberi, e quindi c’è una maggiore propensione alla formazione di tumori.
E poi- lo avremo sicuramente constatato – le onde elettromagnetiche influenzano (in negativo) il nostro sonno, la memoria e i riflessi.
E’ comunque necessario ridurre la nostra esposizione alle onde elettromagnetiche. Soprattutto dobbiamo tutelare i soggetti più “deboli”, come i bambini, ai quali assolutamente non andrebbe dato un cellulare. Ed anche gli adolescenti dovrebbero farne un uso più idoneo, se consideriamo i danni che può apportare a lungo termine.
Qualche consiglio: non dormire mai con il cellulare acceso sul comodino, in direzione della testa; assicurarsi che il dispositivo wireless sul computer portatile sia disattivato; sostituite tutti i dispositivi “wireless” che si hanno in casa con alternative che utilizzino i cavi.
Intanto la tecnologia fa passi da gigante. Sta per arrivare “Wi- Max”, che sarà in grado di garantire una diffusione di circa 50 Km. dal punto di accesso Internet.
Si auspica che il Governo, dopo l’approvazione della legge quadro n. 36 del 2001, proceda all’emanazione di decreti attuativi per l’effettiva tutela dei cittadini dai campi elettromagnetici. Ne va della salute di tutti!