L’acqua è un bene prezioso che deve essere garantito a tutti, e in quanto tale non può essere mercificato e fatto oggetto di scambio nel mercato economico. La privatizzazione dell’acqua, che è stata sancita dal decreto “Ronchi” emanato il 19 Novembre 2009, è un affare economico- finanziario che penalizzerà in particolare le fasce più deboli della popolazione mondiale, che hanno maggiori difficoltà di accesso a questo bene.
L’oro blu sta scarseggiando sempre di più, a causa dell’incremento demografico e dei cambiamenti climatici (scioglimento dei nevai e dei ghiacciai), e questo dato deve allarmarci tutti.
Perciò è giusto che l’acqua venga gestita dai Comuni a totale capitale pubblico, che possono garantire la sua distribuzione ad un prezzo più basso. Per l’abrogazione della legge Ronchi servono circa seicentomila firme, da raccogliersi fra aprile e luglio 2010.
Il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua pubblica si sta organizzando sul territorio nazionale per istituire comitati e gruppi che possano coordinarsi a livello regionale e provinciale.
L’esempio di Parigi, che si è mobilitata per tornare alla gestione pubblica dell’acqua, può esserci di guida in questo senso. Potete organizzarvi per costituire un comitato di difesa dell’acqua e sensibilizzare a questo problema il vostro Comune di appartenenza.